Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/08/2022 08:44:00

Alcamo, proiezione documentario “Ciò che lasciamo: abusivismo e acque reflue ad Alcamo Marina”

La Consulta Giovanile Comunale di Alcamo ha organizzato per lunedì 8 agosto, alle ore 21:30 presso l'atrio del Castello,

la prima proiezione pubblica a ingresso gratuito del documentario realizzato da Claudio Ferrara e coprodotto dalla Consulta Giovanile dal titolo “Ciò che lasciamo: abusivismo e acque reflue ad Alcamo Marina”.

Il documentario si propone di raccontare gli “anni della speculazione edilizia e dell’abusivismo selvaggio”, fenomeni che hanno condizionato pesantemente lo sviluppo della località balneare al centro del Golfo di Castellammare (TP).

“Ciò che lasciamo” è anche lo scarto, lo scarico, le acque reflue che ogni giorno escono dalle abitazioni. Nella seconda parte, infatti, viene acceso un faro sulla gestione delle acque reflue nella città di Alcamo e in particolare nella frazione di Alcamo Marina, ancora oggi non dotata di rete fognante, nonostante al centro di un golfo considerato dalla Regione Sicilia “area sensibile”. Terminata la proiezione del documentario, ci sarà l’opportunità di realizzare un breve confronto-dibattito libero, mediato dal giornalista Marco Bova. Il fine del documentario, oltre a divulgare le criticità del passato e quelle attuali in termini di gestione delle acque reflue ad Alcamo e in generale nel Golfo di Castellammare, è anche quello di stimolare la comunità, ad ogni livello, dalle istituzioni ai semplici cittadini, ad aprire uno spazio di riflessione su una località molto colpita dalla speculazione edilizia ma ancora oggi dalle grandi potenzialità.