Sarà una Traviata contemporanea, secondo le perentorie indicazioni di Giuseppe Verdi,
in cui la vicenda narrativa di Violetta sarà rappresentata in uno stile asciutto ed essenziale - ma fortemente connotato psicologicamente e poeticamente - guardando sia alla Marguerite de “La dame aux cameliás” di Alexandre Dumas, figlio a cui l’opera verdiana è ispirata, sia al personaggio realmente esistito di Alphonsine Plessis a cui il romanzo si rifà.
Senza svelare troppo sul nuovo allestimento che vede la regia di Salvo Piro e le scene e i costumi di Danilo Coppola, Violetta svolgerà la sua parabola dal “deserto” metropolitano parigino, verso una crescente presenza della “Natura” (proprio per questo, i ficus della Villa Margherita diventeranno essi stessi protagonisti) e dei “fiori”spesso citati nel libretto, così da creare un contraltare alla malattia e rappresentare, con un’interpretazione inedita ma pur sempre fedele al testo, una fine che in realtá è un nuovo inizio.
n scena, giovedì 4 e sabato 6 agosto, alle ore 21.00, al Teatro open air “Giuseppe Di Stefano”, a Trapani, per le parti principali, il soprano Maria Francesca Mazzara nel ruolo di Violetta Valéry, il tenore Rosolino Claudio Cardile nel ruolo di Alfredo e il baritono Francesco Paolo Vultaggio in quello di Giorgio Germont. Il cast comprende inoltre Grazia Sinagra (Flora Bervoix), Roberta Caly (Annina), Mauro Scalone (Gastone), Giovanni La Commare (Il Barone Douphol), Christian Barone (Il Dottor Grenvil) e Filiberto Bruno (Il Marchese d’Obigny). Nei ruoli comprimari ci saranno Antonio Saverino (Giuseppe), Mariano Gottuso (domestico di Flora), Alex Franzò (un commissionario). Maestro del Coro Fabio Modica.
L’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese sarà diretta dal Maestro Simone Veccia.
”Le vendite di biglietti per le due recite della Traviata stanno andate molto bene – dichiara il consigliere delegato Natale Pietrafitta – abbiamo registrato una risposta al botteghino ad oggi molto vicina al sold out e questo ci rende ottimisti, perché questo successo è una riprova del fatto che il pubblico, sta finalmente riacquistando fiducia nei confronti dell'Ente e dello spettacolo dal vivo. Ciò rafforza la nostra identità e il nostro senso di comunità.”