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01/09/2022 10:53:00

Notti bianche e polemiche a Trapani

 Notti bianche e polemiche a Trapani. I tre eventi – uno dietro l'altro – organizzati dal Comune per questo fine settimana hanno suscitato anche la dura presa di posizione del Comitato del centro storico: “Non si tratta di notti bianche,- si legge in una nota - ma di notti in bianco per i residenti come del resto accade durante la stagione estiva. Agli abitanti viene negato il diritto a riposare”.

Frattanto, il sindaco Giacomo Tranchida ha provveduto ad emettere una ordinanza sui limiti, i divieti e le prescrizioni per l'esercizio del commercio e per le emissioni sonore.

Nel dettaglio, in tutto il territorio Comunale, a partire dalle ore 23 e per tutta la durata delle notti bianche che si terranno nelle giornate del 2, del 3 e del 4 settembre, è “tassativamente vietata la vendita e la somministrazione - sia in sede fissa che in forma itinerante - di bevande di qualsiasi tipo, in contenitori di vetro o lattine, effettuata da tutti gli esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio e distributori automatici. La somministrazione dovrà avvenire in bicchieri di carta o plastica, nei quali le bevande dovranno essere somministrate direttamente”. Inoltre, “ è tassativamente vietata la vendita e la somministrazione - sia in sede fissa che in forma itinerante - di bevande alcoliche e superalcoliche effettuata da tutti gli esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio e distributori automatici”. Il divieto, tuttavia non si applica all'interno dei locali e degli spazi pubblici legittimamente occupati dagli esercenti autorizzati. Ed ancora “è Vietato gettare o abbandonare carta e qualsiasi tipo di rifiuto solido o liquido; imbrattare con disegni, scritte le aree pubbliche ed i palazzi; collocare o affiggere manifesti, cartelli e altri mezzi di pubblicità.  

E' vietato bivaccare o sistemare giacigli, usare luoghi pubblici per deiezione, sostare per consumo di cibo o bevande, abbandonando rifiuti”.

Il malcontento del Comitato del centro storico è contenuta in questa lunga nota:

Tre notti “bianche”, dedicate alla musica e alla cultura. Dove i concerti e gli spettacoli si fondono con dj set, ufficiali e ufficiosi, in giro per la città.  L’Amministrazione comunale “regala” alla città tre giorni di eventi e concerti che in tutta l’estate non sono stati offerti in nessun palinsesto sponsorizzato dall’Amministrazione comunale. Di per sé è una bellissima cosa: peccato che occasioni come concerti, spettacoli ed eventi di questo tipo non abbiano luogo più frequentemente, lasciando quotidianamente ai cittadini un’offerta che oggi si limita a bar, musica a tutto volume e dj abusivi improvvisati - e quasi sempre non autorizzati - che trasformano strade e piazze del centro cittadino in discoteche a cielo aperto.
Per questa ragione, per i residenti del centro storico ogni notte è una notte bianca ormai da anni, ancora di più da quando, “grazie” al Covid, è stata data l’opportunità ai bar del centro storico di potenziare la movida, erogare musica fino a tarda notte e avere una deroga sull’occupazione del suolo pubblico vedendosi aumentare lo spazio loro concesso. Deroghe a cui non sono mai seguiti controlli - se non ultimamente grazie ai tecnici dell’Arpa dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini - né sui livelli sonori, né sulle richieste alla SIAE, né sulle licenze di questi esercizi commerciali (se fossero cioè classificati come bar o disco- pub), nè tantomeno sull’occupazione del suolo pubblico.
Il risultato è stato quello che è successo in maniera esemplificativa a Piazza Lucatelli, dove l’intero spazio pubblico è stato occupato da divanetti e tavolini dei locali adiacenti alla piazza. I locali hanno certamente più spazio, ma la piazza è stata tolta alla cittadinanza, visto che nessun cittadino può attraversarla (manca lo spazio logistico per muoversi tra i tavolini), né può sostarvi sedendosi sulle panchine di marmo pubbliche, se non al massimo consumando qualcosa a pagamento. Esistono in Italia altre piazza tolte di peso alla comunità per essere “date in gestione” agli esercizi commerciali?
Il Comune ora chiude la stagione estiva con questa offerta di intrattenimento, ma vienespontaneo chiedersi: per chi sono pensate queste notti bianche? L’Amministrazionecomunale le ha promosse come un’occasione per dare un’offerta alla popolazione (e magari ai turisti che visitano la città). A noi sembra invece che si sia male interpretato o forse sovra-interpretato il significato dell’aggettivo “bianca”. Notte bianca non vuol dire negare a tutti il diritto al sonno con tre notti non stop con deroghe per musica e decibel oltre i limiti fino alle 3 e alle 4 di notte. Non vuol dire solo musica e festa (per quella c’è sempre spazio, in una città come Trapani in particolare). Notti bianche dovrebbero significare anche e soprattutto offerte
culturali e commerciali a 360 gradi: vuol dire cinema all’aperto, teatro, musei aperti, persino negozi aperti fino a tarda ora. Vuol dire “vivere” la città oltre gli orari canonici, per offrire qualcosa di arricchente alla comunità. Un dj set fino alle 4 del mattino alla Casina delle Palme, in pieno centro storico, in una zona residenziale, e ricca anche di piccole strutture ricettive come B&b, Appartamenti e case vacanze che accolgono numerosi turistici in città e e che affacciano sulla piazza, sulla Casina e su via Torrearsa - senza pensare a quello che i singoli locali in forza delle deroga loro concessa organizzeranno per la tre giorni non-stop - significa non pensare davvero al benessere dei cittadini, alla serenità dei residenti e dei turisti e alla pubblica sicurezza. In serate estive “normali” la zona della Casina delle Palme e di Piazza Lucatelli quando i locali organizzano - autorizzati o meno - concerti con musica dal vivo, serate latino-americane o dj set con vocalist con casse e mixer su strada, sono impraticabili. La gente balla in strada, assembramenti e difficoltà di passaggio creano situazioni di potenziali pericoli in termini ordine pubblico e sanitario. I residenti devono chiamare per sollecitare al mattino la pulizia di strade rese indecenti dalla presenza di una folla maggiore di quello che uno spazio urbano circoscritto dovrebbe contenere. Un po’ gli effetti in piccolo dei tanto contestati concerti di Jovanotti sulle spiagge.

Chissà se durante le notti bianche la gente sarà più numerosa di quella già normalmente presente, chissà come e dove potrà muoversi senza rischiare di essere schiacciata dalla folla. E, soprattutto, chissà come e quali controlli verranno messi in azione dall’Amministrazione comunale per mantenere la sicurezza pubblica e il rispetto delle norme, nonostante le deroghe. Ci chiediamo se abbia adottato un piano di classificazione acustica, atto rilevante ai fini della tutela della salute della popolazione, obbligatoria ai sensi della L.447/95 secondo le linee guida della Regione Sicilia. Una deroga intanto, abbiamo appreso dall’Ordinanza pubblicata dal Comune, riguarda il superamento del limite di decibel consentiti dalla legge. Limiti spesso già superati in città, come evidenziato anche dai tecnici dell’Arpa durante il loro monitoraggio in Centro storico di qualche giorno fa.