Una delle prime ville costruite a Mondello ( borgata marinara di Palermo), esattamente quella in stile pompeiano che si trova in Viale Principe di Scalea , è stata sempre oggetto di credenze popolari, leggende e storie di fantasmi con tanto di avvistamento e addirittura di aggressioni da parte di strane presenze all’interno della villa : due operai durante i lavori di restauro sarebbero caduti dalle scale.
E poi altro ancora ... l’avvistamento di una signora anziana sorridente che spesso e volentieri invita i passanti ad entrare nella villa. Sono tanti i racconti di fantasmi che i palermitani si tramandano da generazioni e che risalgono addirittura alla seconda guerra mondiale e alla presenza di un gruppo di soldati tedeschi all’interno della villa, forse uccisi brutalmente da un gruppo di soldati americani.
C’è anche la storia di due giovani amanti che decisero di suicidarsi proprio nella villa perché il loro amore era ostacolato dal padre di lei. Di tutto e di più si è detto ma, in realtà, nessuno di questi racconti è supportato da prove o evidenze storiche ma risulta solo frutto dell’immaginario collettivo.
"La villa non è mai stata disabitata, come molti palermitani credono, e non è mai stata dimora di fantasmi. Sono tutte leggende da sfatare " - ci spiega l’architetto Rosa Maria Di Benedetto che ha ereditato la proprietà da uno zio e che, nel 2019, ha deciso di restaurare la villa senza stravolgerne l’assetto originario.
" Sono particolarmente legata a questa casa per i miei ricordi familiari. Proprio per questo, in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali, a maggio dello scorso anno sono stati completati i lavori di restauro all’interno e all’esterno della villa. Tengo a precisare che non è stata fatta una ristrutturazione ma un vero e proprio lavoro di restauro, con lo scopo di rendere la villa un luogo fruibile a tutto il pubblico amante della cultura con visite guidate mostre e presentazione di libri. Si tratta di piccoli eventi culturali che contribuiranno ad arricchire la storia della villa e a fare dimenticare la fama terribile che per tanto tempo ha avuto questo luogo. La villa era proprietà privata di mio zio, lui se ne prendeva cura arricchendola della continua presenza di grandi scrittori e letterati che nel tempo hanno reso questa dimora un luogo di preziosi scambi e incontri culturali. Il mio intento è proprio quello di continuare il suo importante progetto destinato a ridare prestigio a questo luogo".
Dopo l’intervista ci allontaniamo dalla villa che, dopo il restauro, ci è apparsa visibilmente più luminosa e tornata al suo antico splendore. L’architetto , una donna gentilissima, è disposta a mettere a disposizione la villa che ha ereditato per tutti coloro che ne apprezzeranno la storia e la cultura, come pochi proprietari sarebbero disposti a fare Adesso tocca a tutti i palermitani voltare pagina e guardare la villa con occhi diversi, non più come tetra dimora abitata da chissà quali inquietanti presenze ma come una bellissima e accogliente antica struttura, impreziosita non solo dalle sue bellezze artistiche ma anche dallo svolgimento di tanti eventi culturali.
Dorotea Rizzo