Finalmente si dona un po' di decoro ai siti archeologici di Marsala, come la necropoli di via del Fante, le Insulae di via delle Ninfee e gli altri che, da tempo, sono ormai diventati luoghi di accumulo di rifiuti.
Nell’ambito del metaprogetto per la messa a sistema dei Musei di Baglio Anselmi e il Parco di Lilibeo, già avviato con lo scopo di definire il nuovo concept per lo sviluppo di percezioni e sensorialità, in cui si inseriscono le sofisticate aperture notturne, lunedì scorso, hanno preso il via le operazioni di manutenzione programmata di alcune importanti aree archeologiche in gestione al parco che caratterizzano “la città romana di Lilibeo” che si confronta con la moderna Marsala.
Gli spazi monumentali riportati a nuova luce, come detto, sono le necropoli monumentali di via del Fante - il complesso più significativo della Lilibeo ellenistico- romana, dove sono ancora visibili i piccoli monumenti funerari a forma di piramide gradinata – gli spazi delle Insulae di via delle Ninfe e le aree dalla Plateia Aelia - una delle vie principali della Lilibeo romana, dove si svolgeva la vita pubblica della città.
Associazioni con personale specializzato e operatori dell’ESA, disposti dal Presidente On.Giuseppe Catania sempre sensibile alle progettualità di qualità come quello del Lilibeo, si stanno occupando della sistemazione e della manutenzione programmata svolta con l’alta sorveglianza degli archeologi, di queste aree che resistono al ritmo dei millenni e che raramente erano state rese totalmente fruibili negli anni passati.
Le azioni intraprese sono il segno dell’attenzione della nuova direzione dei “Musei di Baglio Anselmi e del Parco di Lilibeo”, che ha come obiettivo essenziale e immediato la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino e la sua ottimale fruizione, e che pertanto, con concretezza, sta operando anche per contribuire al miglioramento della accoglienza dei visitatori e della conservazione e sicurezza dei beni archeologico-monumentali.
“Il progetto tende alla creazione di un unicum tra la città antica di lilibeo e quella moderna di Marsala, volto in questa prima fase a una rifunzionalizzazione di spazi della cultura esistenti e a un incremento della accoglienza con allargamento e messa in funzione del circuito di visita destinato ad ampliare sempre più l’offerta culturale. L’attività intrapresa – dice il Direttore,
architetto Bernardo Agrò - si incardina in un redigendo ampio progetto generale (metaprogetto) di valorizzazione, per favorire differenziate e inedite esperienze con le quali portare i visitatori alle nuove visuali dell’arte che leggono l’archeologia”.