Due operatori sanitari di una clinica di Sciacca (Fondazione Maugeri) sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo dal gip del Tribunale del centro agrigentino per la morte di un’anziana donna di Campobello di Mazara, Rosa Manzo. La donna, ricoverata in stato coma, cadde dal letto mentre, a quanto pare, era sottoposta alle operazioni di pulizia personale.
Era il 29 aprile 2018 e l’anziana aveva 79 anni. Ad essere rinviati a giudizio (prima udienza del processo: il 15 dicembre) sono stati una infermiera (A.S.) e un Oss (M.T.). Secondo l’accusa, la donna veniva spostata dai sanitari dal letto in cui si trovava priva di coscienza per essere sottoposta, verosimilmente, come detto, alle pulizie personali, ma durante queste operazioni cadeva sbattendo violentemente la testa e perdendo la vita a causa dell’esteso trauma cranico.
Secondo la Procura di Sciacca, alla base della caduta dal letto vi fu la non idoneità dell’imbracatura utilizzata dai sanitari per lo spostamento, imbracatura che, sempre secondo l’accusa, si presentava alla vista logora e consunta. Le indagini sono state coordinate dal pm Del Turco. A rappresentare i figli dell’anziana deceduta sono stati gli avvocati Giuseppe Accardo (per Tilotta Maria), Gioacchino Minutella (per Tilotta Giuseppe e Giovanni) e Pietro Minutella (per Tilotta Giuseppa). “Esprimiamo soddisfazione per il rinvio a giudizio di entrambi gli indagati - ha dichiarato l’avvocato Accardo - ovviamente il quadro accusatorio ha retto l’attento vaglio del Gip. Dunque siamo convinti che la colpevolezza degli indagati verrà acclarata ogni oltre ragionevole dubbio nel corso del dibattimento.
Auspichiamo che si faccia chiarezza su ogni dettagli di questa triste vicenda”. Sul punto è intervenuto anche l’avvocato Gioacchino Minutella, che ha affermato: “Dopo oltre due anni dall’originaria fissazione della prima udienza (rinviata prima per l’emergenza Covid e dopo per incompatibilità del Gup procedente) finalmente registriamo uno slancio della fase processuale. Siamo sicuri che le ragioni della signora Manzo troveranno conforto nelle aule di Tribunale”.