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28/09/2022 04:00:00

Marsala, se questa è una bandiera...

Può un Comune essere fuorilegge, non rispettare le leggi dello Stato, emenate dal parlamento o addirittura con un decreto del Presidente della Repubblica? La risposta è sì, accade per tante materie, ma nel caso di cui ci occupiamo, il Comune di Marsala non rispetta le leggi che regolamentano per la corretta esposizione delle bandiere sugli edifici pubblici.

Nella foto allegata all'articolo vi mostriamo le condizioni della bandiera italiana che si trova al Monumento ai Mille di Marsala.

Come potete vedere è in condizioni pietose e ha perso anche il colore rosso, ma nessuno si è premurato di sostituirla. Insomma, gli amministratori sono sempre pronti a presenziare e portare il tricolore con grande orgoglio in ogni occasione pubblica, salvo poi non averne cura quando questo viene esposto nei palazzi di interesse pubblico.

Eppure, come detto, la corretta esposizione delle bandiere è regolata dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, e dal DPR 7 aprile 2000, n. 121, che stabiliscono criteri e modalità di esposizione della bandiera della Repubblica italiana e di quelle dell’Unione Europea all’esterno di tutti gli edifici sedi di uffici pubblici e istituzioni.

 Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d'Italia l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta inviò una nota a tutti gli Enti pubblici con la quale ricordava l'importanza del decoro delle bandiere. Questa la circolare dell'epoca di Letta:

"In questo anno in cui si celebra, com’è noto, il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, si ritiene opportuno rivolgere alle Amministrazioni l’invito a prestare una particolare attenzione nell’esposizione delle bandiere all’esterno degli edifici pubblici, avendo cura di assicurare il massimo decoro dovuto ad uno dei simboli dello Stato democratico e repubblicano.
La materia è regolata dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, e dal DPR 7 aprile 2000, n. 121, che stabiliscono criteri e modalità di esposizione della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione Europea all’esterno di tutti gli edifici sedi di uffici pubblici e istituzioni.
Giova ricordare quanto disposto dall’art. 9, del citato DPR n.121/2000: “Le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate; né su di esse, né sull’asta che le reca, si applicano figure scritte o lettere di alcun tipo. Su ciascuna asta si espone una sola bandiera.”
Si raccomanda, pertanto, di procedere ad un’attenta verifica sui vessilli esposti, avendo cura di controllare sia la corretta esposizione nel rispetto delle regole protocollari, sia che gli stessi non si presentino logori, scoloriti, strappati, sporchi o male avvolti intorno all’asta, con preghiera di immediata sostituzione di eventuali bandiere in stato di degrado.
Tali raccomandazioni sono valide sia per le sedi di edifici pubblici distribuite sul territorio nazionale sia per le sedi di rappresentanza di istituzioni pubbliche italiane all’estero.
Si invitano i Signori Prefetti ad informare del contenuto della presente circolare i Presidenti delle Giunte regionali, delle Province e tutte le amministrazioni territoriali di competenza nonché di inviare a questa Presidenza un periodico riscontro circa il rispetto dei requisiti di decoro sopra rappresentati".