Dopo l’alluvione della notte tra il 25 e il 26 settembre a Trapani, i commercianti della città, nelle strade interessate dai grandi flussi d’acqua accumulatosi, fanno la conta dei danni, ripulendo i loro locali dal fango e buttando merce danneggiata e quindi inutilizzabile. Non c’è modo migliore per raccontare quanto accaduto se non quello di dare la parola proprio a loro.
Nei loro volti e nelle loro parole potete leggere ancora una volta, disperazione, rabbia e avvilimento. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato il dramma del caro bollette che sta affliggendo questa categoria, fatta di uomini e donne che ogni giorno alzano le saracinesche della loro attività, spesso a conduzione familiare, per poter andare avanti.
Oggi li troviamo ancora lì, con altri problemi da risolvere, con moci e spatole spingiacqua tra le mani e con tanta buona volontà, per ricominciare ancora una volta, nonostante tutto.
Roberto Valenti