Erano alla guida di un ‘imbarcazione che aveva portato dalla Tunisia all’Italia alcuni migranti, i presunti scafisti sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, il 22 settembre scorso, dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trapani.
I due uomini, entrambi tunisini, uno ventitreenne, l’altro quarantaquattrenne, lo scorso 19 settembre avevano guidato un gommone con a bordo altri 9 connazionali, fino alle coste di Pantelleria, dove l’imbarcazione era stata soccorsa dalle autorità italiane.
Gli operatori della Polizia di Stato, attraverso un complesso lavoro di escussione dei migranti ospitati sull’imbarcazione nonché mediante l’esame dei telefoni cellulari in uso ai vari dichiaranti, hanno raccolto gravi elementi indiziari a carico dei conduttori del natante.
In particolare il più giovane, secondo la ricostruzione aveva materialmente condotto il gommone, mentre l’altro indagato l’aveva coadiuvato aiutandolo nell’effettuare ripetutamente i rifornimenti di carburante durante la traversata.
I presunti scafisti sono stati così sottoposti a fermo, con l’accusa di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina e sono stati tradotti in carcere.
La misura è stata poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Proseguono le indagini per acquisire ulteriori elementi.