“Sarà un fine anno povero per molte famiglie e difficilissimo per il comparto della panificazione”. Questo quanto sottolineato da Francesco Alagna, responsabile AssoArtigianato-Mazara del Vallo e presidente dell’Associazione dei Panificatori “I Fornarini”, associata alla Confederazione C.I.F.A, ove rappresentati oltre 30 panificatori del territorio mazarese. Alagna, insieme a Davide Marrone, altro componente del Direttivo de “I Fornarini”, ha rappresentato al presidente di CIFA Trapani, Gaspare Ingargiola, la gravità della attuale situazione vissuta dal comparto a causa degli aumenti generalizzati delle materie prime necessarie per la produzione (farina, grano tenero etc.); aumenti che variano dal 40 al 60% nell’alto degli ultimi sei mesi.
Altro difficile fronte quello del caro-energia e delle relative bollette shock. Da un’analisi comparativa attraverso una bolletta della corrente elettrica relativa allo scorso agosto ed una dell’agosto dello scorso anno è stato appurato un aumento di circa il 300%. Pertanto i panifici mazaresi aderenti alla stessa Associazione sono stati costretti ad aumentare il prezzo del pane: oggi un kg costa tre euro, 60 centesimi in più rispetto a pochi mesi fa. Si tratta –comunque assicurano i due panificatori intervenuti- di un prezzo più basso rispetto ad alcune realtà viciniore, vedi in primis Marsala, ove il kg di pane ha superato il costo 3,50 euro.
“Abbiamo dovuto adeguare – ha sottolineato Alagna - il prezzo del pane tenendo conto anche delle grosse difficoltà delle famiglie in questo periodo. Temiamo che la situazione possa ulteriormente aggravarsi nei prossimi mesi senza un reale e concreto intervento dello Stato con strumenti calmieranti dei vertiginosi prezzi delle materie prime e dell’energia. Siamo pronti ad intraprendere iniziative insieme alla Confederazione per far sentire la voce di quanti lavorano in un settore ove gli altissimi costi superano ormai i ricavi”.