Condannata definitivamente per maltrattamento di animali. Si tratta della castelvetranese Liliana Signorello, storica presidente dell’associazione animalista LaiCa, della quale Tp24 si è occupata ampiamente, pubblicando già nell’agosto del 2015un’inchiesta con le foto shock dei cani nei suoi rifugi abusivi. La lunga storia giudiziaria, iniziata nel settembre successivo, si è conclusa in cassazione con l’inammissibilità del ricorso proposto dalla Signorello dopo la condanna in appello.
In primo grado era stata assolta, ma la procura di Marsala, avendo ritenuto fondate le argomentazioni di una specifica memoria molto circostanziata (soprattutto in merito alla valutazione delle testimonianze) e aveva appellato la sentenza. La Corte di Appello di Palermo poi eveva condannato l’imputata per il reato di maltrattamento di animali (articolo 544 ter del codice penale) alla pena di 12.000 euro di multa, oltre al risarcimento delle parti civili con separato giudizio.
Sentenza che la Signorello aveva impugnato in cassazione, con un ricorso che però venerdì scorso è stato dichiarato inammissibile dalla Suprema Corte, che ha condannato l’imputata al pagamento di altri 3.000 euro alla cassa ammende, rendendo così la sentenza di condanna in appello ormai definitiva.
“Farà giurisprudenza in materia di detenzione di animali – ha commentato l’avvocato Claudia Ricci della parte civile rappresentata dall’Enpa nazionale - La sentenza ha configurato il comportamento della Signorello come dolo generico (cioè “non potevi non sapere che un certo comportamento portasse determinate conseguenze”) quando, come caso di specie, sia comprovato che lo stesso è stato tenuto senza necessità. La Corte d’Appello ha dichiarato che Al riguardo va, infatti, osservato che l’imputata, pure avendo le competenze specifiche, trattandosi di un soggetto operante nel settore della tutela degli animali, a fronte delle evidenti condizioni di malessere degli animali, non si è in alcun modo attivata per porvi rimedio, agendo così nella piena coscienza di causare sofferenza agli animali e accettando la stessa”.
“Il 4 ottobre è la giornata mondiale degli animali, in cui si celebra l’azione per i loro diritti ed il loro benessere – ha invece affermato l’avvocato Corinne Tamburello, sostituto processuale sin dalle prime udienze del 2016 - Apprendere proprio adesso della conferma di questa sentenza, vuol dire segnare una straordinaria vittoria per gli animali, di cui sono orgogliosa per il mio contributo apportato in questi lunghi anni”.
Egidio Morici