Non solo alloggi, ma un progetto che a macchia d’olio potrebbe dare speranza ad un quartiere difficile come quello di Amabilina, a Marsala.
La speranza di uscire dall’emarginazione, di non essere una terra di nessuno in cui spaccio, criminalità, e abbandono sono all’ordine del giorno.
E’ il progetto “Social Housing Amabilina” che prevede interventi di riqualificazione di un'area della contrada marsalese attraverso la realizzazione di alloggi sociali e l'incremento di azioni e servizi volti al miglioramento della qualità della vita e ad un maggior sviluppo sociale.
I lavori sono in corso, e riguardano l’ex edificio scolastico di Amabilina, il complesso che negli ultimi anni ha ospitato gli uffici tecnici. Qualche giorno fa si è tenuto un workshop a Marsala proprio per fare il punto sul progetto.
“Siamo a buon punto”, ha detto il direttore dei lavori, l’ingegnere Giacalone, “nonostante le difficoltà legate al superbonus 110. Stiamo completando le rifiniture e gli impianti. La fine dei lavori è prevista per febbraio 2023”. Ma la raccomandazione fatta al Comune di Marsala è di procedere immediatamente all’assegnazione degli spazi una volta terminati i lavori, per evitare abbandono, occupazioni abusive e vandalismo.
Ma cosa si sta creando, nel dettaglio, ad Amabilina? Il Social Housing prevede la riqualificazione di un’intera area del quartiere Amabilina, con la realizzazione di 25 alloggi sociali a canone calmierato (non sono, quindi, alloggi popolari classici) e di una serie di servizi rivolti alla comunità, fra cui un poliambulatorio e un centro analisi, auditorium, una biblioteca, una cucina e zona living condivisa, una sala brico. Inoltre, verranno potenziate strade e realizzate aree verdi attrezzate con giochi per bambini e panchine, e verranno predisposti orti comuni.
Sono previsti alloggi per nuclei familiari di vario tipo: dalla persona singola con esigenze abitative di natura temporanea o a basso costo (lavoratori precari, studenti), da giovani coppie o famiglie di immigrati in difficoltà, da anziani autosufficienti. Infatti gli appartamenti sono di tre tipi: 46, 60 e 70 mq circa.
Il Comune dovrebbe essere già al lavoro per la realizzazione del bando per l’assegnazione degli alloggi sociali e per l’affidamento di vari beni e servizi. O almeno questa è la garanzia che ha dato l’assessore ai servizi sociali Valentina Piraino nel corso dell’incontro.
Iniziativa che è servita anche per fare una riflessione più ampia sul tema dell’efficientamento energetico nell’edilizia popolare, grazie all’importante confronto con le realtà nazionali e internazionali del progetto Europeo Super-i, che mira a creare nuove opportunità di investimento nell’ambito della riqualificazione energetica delle aree urbane.
Occorre però avviare un percorso di dialogo e confronto con la comunità, per dare anima ai luoghi restituiti alla collettività, tutelandoli da incuria e vandalismo, questa la riflessione che ha accomunato i presenti, fra cui il sindaco Massimo Grillo; l’assessore Valentina Piraino; Vincenzo Scontrino ed Eugenio Sardo, Presidente e Direttore generale dell’Iacp Trapani e i rappresentanti del progetto SUPER-i Paola Zerilli (University of York), Martina di Gallo (Coordinatrice Civiesco), Cristina Davi (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Trieste) e Margot Bezzi (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea).
Il progetto Social Housing Amabilina è frutto di un protocollo d'Intesa tra Amministrazione comunale di Marsala e IACP di Trapani, è realizzato nell'ambito dell’azione 9.4.1 dell’Asse 9 del PO FESR Sicilia 2014/2020. Sul sito www.socialhousingamabilina.it ci sono tutti i dettagli del progetto, le planimetrie dei locali e chi può beneficiarne.