Per rapina a mano armata, il gup del Tribunale di Marsala Riccardo Alcamo ha condannato a cinque anni di carcere il 39enne marsalese Alessandro Crimi.
Il “colpo” fu messo a segno il 30 agosto dello scorso anno ai danni di un distributore carburanti alla periferia di Marsala. Il Q8 di via Trapani, di fronte la via Vita.
Il malvivente, con volto travisato da passamontagna, minacciò il benzinaio con una pistola giocattolo spara piombini priva di tappo rosso. Il bottino fu di circa 270 euro. Con Crimi era imputato, per favoreggiamento personale, anche il 33enne Daniele Guagliardo, ma quest’ultimo, difeso dall’avvocato Duilio Piccione, è stato assolto dal gup con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Guagliardo era accusato di avere aiutato il Crimi, dopo la rapina, ad eludere le indagini della polizia nascondendo nella sua abitazione la pistola giocattolo utilizzata per mettere a segno il “colpo”. Ad individuare nel Crimi il presunto autore della rapina furono gli investigatori del Commissariato marsalese, coordinati dal pm Maria Milia. A Crimi la Procura ha contestato anche la recidiva reiterata, specifica ed infraquinquennale”. Insomma, non era nuovo ad azioni del genere. Oltre che di rapina, Alessandro Crimi, residente nel quartiere popolare Amabilina, doveva rispondere anche dell’accusa di porto fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo “uno strumento utilizzabile ai fini dell’offesa personale”. La pena poteva essere più severa se l’imputato non avesse scelto il rito abbreviato, che consente di godere di uno sconto di pena pari ad un terzo rispetto a quanto previsto dalla legge.