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16/10/2022 14:00:00

Marsala, demolita la storica edicola di Corso Gramsci

Ormai inattiva da diversi anni, l’edicola di corso Gramsci gestita per diversi decenni da Salvatore Angi, è scomparsa. E con questa è certamente scomparsa anche una piccola fetta di storia marsalese. Se non altro quella legata al mondo dell’informazione. I due chioschi (quello più vecchio era stato trasformato in deposito di giornali e riviste quando fu realizzato il nuovo) sono stati smontati e portati via con un autocarro insieme a tutto il materiale cartaceo che ancora c’era al loro interno.

E’ stata la figlia di Salvatore Angi, la stessa che ha gestito l’attività dopo che il padre era morto improvvisamente proprio mentre era al lavoro all’interno dell’edicola, a chiamare un’impresa che si è occupata della demolizione delle strutture e della pulizia dell’area. Una decisione obbligata perché qualcuno avrebbe anche potuto forzare le aperture dei due chioschi e magari nascondervi dentro qualcosa di illegale (droga o altro). La scomparsa della storica edicola, non la prima a subire questo triste destino, fa riflettere, intanto, sul mondo dell’informazione e la sua trasformazione.

Da una recente statistica è emerso che solo il 5% degli italiani compra e legge giornali. E le conseguenze, sul piano culturale, sono sotto gli occhi di tutti. Basta dare uno sguardo ai social per constatare il livello etico-morale, ma soprattutto grammaticale, della maggioranza degli italiani… Un crollo culturale (favorito anche da programmi televisivi cosiddetti “trash”, dal “Grande fratello” a quelli della De Filippi, soprattutto “Uomini e Donne”, che alla marsalese potremmo definire da “curtigghiu”, ovvero aventi come tema conduttore “liti da cortile”) che, inevitabilmente, si è tradotto, negli ultimi decenni, anche in un crollo etico-morale le cui conseguenze si notano anche sul piano politico-elettorale…