Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/10/2022 08:30:00

Un progetto da 380 mila euro per il campo polivalente di Castelvetrano

 Più di 380 mila euro per il campo polivalente “Unità d’Italia”, candidato a diventare “Il Villaggio dello Sport” di Castelvetrano. Si tratta di un progetto per un cofinanziamento, al quale il comune parteciperebbe con circa 75 mila euro, che riguarda la riqualificazione dei relativi spazi esterni della tensostruttura sita nella via S.S. Trinità, nell’ambito del bando “Sport e Periferie 2022”.

Il vice sindaco Filippo Foscari, con delega allo sport, comunica che l’impianto, già utilizzato per 4 discipline sportive, “verrebbe arricchito con la creazione di altri 2 impianti destinati a beach volley e a padel, oltre ad una zona comune di workout”. Potrebbe diventare – aggiunge Foscari – “un luogo di aggregazione a 360 gradi, rivalutando un’area già esistente, senza consumare ulteriore suolo, donando alla cittadinanza una struttura moderna, sicura e bella dove poter svolgere tante attività sportive diverse.

 

Al momento si tratta di una candidatura - ha sottolineato il sindaco Enzo Alfano, ringraziando anche il personale incaricato del comune che ha permesso questa partecipazione all’avviso - ma intanto il progetto definitivo c’è. E questo ci permette di andare a cercare nuove opportunità di finanziamento, che rappresentano opportunità di crescita e sviluppo del territorio e delle comunità”. 

 

La struttura sorge in un terreno confiscato alla mafia, non lontano dal quartiere dove è nato e cresciuto Matteo Messina Denaro. Quel terreno era di Benedetto Valenza, il re del calcestruzzo della provincia di Palermo, più volte arrestato, processato, assolto, a volte anche condannato.

Negli anni ’70, suo padre Salvatore e suo zio Erasmo furono ritenuti corresponsabili di vari delitti verificatisi nel paese di Borgetto. Anche se pochi giorni dopo il loro arrestato, furono rilasciati grazie a Salvo Lima, fino a quando nel 1983 furono fatti sparire dalla lupara bianca dei Brusca.