Le difficoltà sono di natura economica. E’ questo il motivo del ritardo nella ripartenza del servizio di assistenza alla comunicazione e all’autonomia nelle scuole (Asacom). Lo ha detto il sindaco Enzo Alfano, che ieri ha incontrato presso l’aula consiliare una ventina di persone, tra genitori ed operatori del servizio, per fornire le informazioni corrette e rispondere alle loro domande. Nell’incontro, durato più di un’ora, sono emerse le difficoltà dei bambini, senza il servizio nonostante la scuola sia iniziata da un pezzo. Ma anche quelle degli assistenti, lavoratori delle cooperative, ancora a casa nonostante ci sia bisogno di loro.
Alfano ha fornito delle rassicurazioni sull’inizio del servizio a metà novembre, garantendo un ulteriore incontro per il prossimo giovedì 27 ottobre con una delegazione di genitori, una di operatori ed una rappresentanza delle cooperative.
Il punto principale, come si diceva, è di natura economica. E dato che il servizio è a spese del comune, i soldi per pagare le cooperative (che a loro volta pagano gli assistenti professionali) deve metterli l’amministrazione comunale. Che a sua volta li prende dalle tasse dei cittadini.
Purtroppo, una buona metà di castelvetranesi queste tasse non le paga. Ed è questo, insieme al dissesto finanziario in cui versa l’ente, il vero problema.
Alfano ha sottolineato come i crediti di “dubbia esigibilità” ammontino a circa 16 milioni di euro, aggiungendo che la percentuale di cittadini che non possono pagare le tasse è comunque inferiore a quella di coloro che, pur potendo, non le pagano lo stesso. “Tra questi, ci sono persone insospettabili – ha affermato il sindaco - il cui nome a causa della privacy non può essere fatto, che si presentano come difensori della città e che non hanno mai pensato nemmeno di rateizzare i loro debiti”.
Sui provvedimenti, il primo cittadino è stato molto diretto: “Abbiamo subìto lo stop del lockdown, ma non siamo stati con le mani in mano. Siamo ormai vicini ai pignoramenti e alle iscrizioni ipotecarie”. Poi, a parte l’inizio del servizio intorno alla metà di novembre, ha dato delle rassicurazioni anche sulla relativa durata, “almeno fino a maggio”, visto che il timore principale di genitori ed operatori è che dopo un paio di mesi possano finire di nuovo i soldi.
A margine dell’incontro, il sindaco ha specificato come in questo periodo stiano giocando a sfavore due fattori: i ridotti trasferimenti regionali da un lato e i mancati incassi del comune.
“I costi del servizio Asacom non sono affatto trascurabili, attestandosi intorno alle 700 mila euro l’anno. Certo – ha continuato Alfano - c’è un decreto che comporta un trasferimento di fondi ai comuni, a cominciare proprio da quest’anno. Purtroppo si tratta di una piccola integrazione, quasi trascurabile rispetto ai costi complessivi. E’ un servizio che deve essere garantito per legge e noi faremo tutto quello che è possibile fare. Anche attraverso i pignoramenti nei confronti di coloro che non hanno mai pagato le tasse, pur potendole pagare”.
Egidio Morici