Processato per “violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, adesso è stato assolto da questa accusa il 45enne marsalese Carlo Frazzitta.
A difenderlo, in Tribunale, è stato l’avvocato Vincenzo Forti, che è riuscito a dimostrare la sua innocenza. Secondo il capo d’imputazione, il Frazzitta, il 26 settembre e il 5 ottobre 2020, aveva violato gli obblighi e i divieti imposti da un provvedimento emesso dalla magistratura il 20 maggio dello stesso anno nell’ambito di un procedimento per atti persecutori (stalking) dal quale, poi, è stato assolto.
Carlo Frazzitta è balzato agli “onori” della cronaca nel marzo del 2021, quando venne arrestato dai carabinieri insieme al 43enne pregiudicato catanese Agatino Lorenzo Abate, al quale stava consegnando un’auto, una Nissan Juke bianca, sulla quale c’erano oltre due chili di cocaina. L’arresto avvenne nell’area di servizio “Coccigrill” lungo la strada a scorrimento veloce Marsala-Birgi, alle spalle del Giardino Inglese di contrada Rakalia, dove Frazzitta aveva appuntamento con Abate. Ed è stato proprio quest’ultimo, poi, in caserma, forse conscio del fatto che ormai non aveva più scelta, a svelare ai carabinieri dove era nascosta la cocaina: due panetti avvolti nel cellophane. L’ingente quantitativo di droga era all’interno del pannello laterale destro del vano bagagli. Ma nell’interrogatorio di garanzia Frazzitta dichiarò di essere all’oscuro del fatto che sull’auto condotta da Catania a Marsala c’era la droga. E che portò l’auto perché saltuariamente lavora per un autonoleggio, in attesa di un’eventuale chiamata come personale ata scuola a Bologna.