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12/11/2022 06:00:00

  Covid in calo. L’allarme dei medici: “Le persone si allontanano dai vaccini”

 Cala ancora la curva del Covid19 in Sicilia e in provincia di Trapani.
Ormai i dati sono settimanali, non più giornalieri. Nell’ultima settimana infatti l’incidenza dei nuovi casi in Sicilia è scesa del 6,14%. Percentuale più alta in provincia di Trapani. Qui nell’ultima settimana i nuovi casi sono diminuiti del 12,5% rispetto a sette giorni fa. La situazione negli ospedali resta sotto controllo. Ma sul fronte vaccini ormai c’è una quasi totale disaffezione, anche a causa dell’imprinting dato dal nuovo governo che va verso politiche che minimizzano il Covid. E la Sicilia è tra le ultime regioni per quarta dose. Anche i medici di famiglia lanciano l’allarme: “I cittadini si allontanano dai vaccini”.


Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), interviene esprimendo preoccupazione per lo scarso interesse degli italiani verso il vaccino.

Sempre meno vaccinazioni
"C'è un allontanamento diffuso delle persone dalla vaccinazione contro il Covid", che riguarderebbe anche "il vaccino contro l'influenza: di quest'ultimo, in anni precedenti, a questo punto dell'anno ne avevo già somministrati la metà ed erano i cittadini a chiedere di farlo, per ora personalmente ne ho fatti circa il 25%. Io faccio anche le vaccinazioni domiciliari, ma ora siamo noi a stimolare i pazienti per farlo", ha affermato Scotti. "In questo momento il problema è il numero di contagi che non vengono rilevati, una parte delle positività non sono tracciate, i pazienti fanno i tamponi da sé e non vengono calcolati. In assenza di dati scientifici ridurre la quarantena mi sembra rischioso, soprattutto in un periodo come questo in cui sosteniamo che la mascherina va mantenuta anche per altri motivi. La mia raccomandazione a tutti i cittadini che hanno sintomi di malattie respiratorie è di portarla, perché è l'unico modo di ridurre il contagio". Il Segretario è intervenuto anche sull’ipotesi di riduzione dell'isolamento per i positivi asintomatici, precisando che per ora su questo tema "noi non siamo stati convocati. Si può pensare di ridurre il periodo di isolamento, ma la misura va associata a dei dati scientifici e comunque il positivo asintomatico deve indossare la mascherina fino alla negatività", ha concluso.


Sicilia tra le ultime per quarte dosi
Secondo il monitoraggio settimanale sul Covid della fondazione Gimbe, dal 26 ottobre all'1 novembre l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, in Sicilia, è del 2%, mentre in area medica è del 9,1%.
Il numero dei positivi per 100 mila abitanti si attesta a 409 e i casi diminuiscono del 29,8%.
Per quanto riguarda i vaccini, la somministrazione delle quarte dosi è ferma all'11% (solo la Calabria fa peggio con il 10,9%). La percentuale di chi non ha fatto la terza dose è del 18,4%.


Sono 12,8 milioni le persone ancora senza la quarta dose di vaccino anti-Coivd. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe analizzando i dati sulle vaccinazioni aggiornati al 9 novembre. Secondo quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute del 23 settembre 2022 - sottolinea Gimbe - la platea per il secondo richiamo (quarta dose) è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,8 milioni possono riceverlo subito, 1,8 non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 4,5 milioni l'hanno già ricevuto. Al 9 novembre (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 4.504.806 quarte dosi, con una media mobile di 28.883 somministrazioni al giorno, in lieve aumento rispetto alle 28.310 della scorsa settimana (+2%). In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 23,6% con nette differenze regionali: dal 10,9% della Calabria al 35,7% del Piemonte. Covid, medici di famiglia: "Cittadini si allontanano dai vaccini".


Il bollettino settimanale in Sicilia

Nella settimana dal 31 ottobre al 6 novembre l'andamento della curva epidemica in Sicilia è stato ancora in discesa con un numero di nuovi positivi pari a 8.135 (- 6,14% rispetto alla settimana precedente) e un'incidenza di 169,43 casi per 100.000 abitanti. Il tasso più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Messina (206/100.000), Trapani (202/100.000) e Siracusa (202/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 70 e i 79 anni (241/100.000), tra i 60 e i 69 anni (229/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (215/100.000) e tra gli over 90 (213/100.000). Le nuove ospedalizzazioni sono in diminuzione e più di metà dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risultavano non vaccinati.

I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 3 al 9 novembre. Nella fascia 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,08% del target regionale. Hanno completato il ciclo primario 66.487 bambini, pari al 21,14%. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,84%, mentre ha completato il ciclo primario di vaccinazione l’89,49% del target regionale. I vaccinati con terza dose sono 2.768.094 pari al 72,35% degli aventi diritto.

Dal 7 settembre il ministero della Salute ha autorizzato la somministrazione della dose booster/aggiuntiva con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1 agli over 60, alle persone di elevata fragilità e agli over 12 in attesa della terza dose includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza. Dal 23 settembre è stato autorizzato l’utilizzo dei vaccini m-RNA aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5 per la somministrazione della quarta dose su richiesta dell’interessato a tutti gli over 12 che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni.

Sempre dal 23 settembre il ministero della Salute ha autorizzato l’utilizzo dei vaccini bivalenti in quinta dose ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria e dal 17 ottobre la somministrazione è stata estesa agli over 80, agli ospiti in Rsa e alle persone over 60 con fragilità. Le quinte dosi finora somministrate risultano complessivamente 1.444.