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15/11/2022 02:00:00

Turismo, c'è voglia di Sicilia. Santanché punta alla destagionalizzazione

I dati sul turismo registrati dal report di Banca d’Italia relativo ai primi otto mesi di quest’anno sono più che confortanti. Il turismo internazionale supera se stesso e fa boom in Italia: raddoppia rispetto allo scorso anno e recupera i livelli pre-pandemia del 2019.

Superate le paure della pandemia e nonostante l’inflazione, i turisti stranieri hanno scelto di concedersi una vacanza nel nostro Paese. Così da gennaio ad agosto gli arrivi sono stati 47milioni e 228mila, molto più del doppio rispetto ai 21milioni 734mila dell’anno scorso e quasi il doppio dei 27milioni 831mila del 2020. I pernottamenti sono stati 237milioni 281mila, questi sì per due volte sui 121milioni 910mila del 2021 e sui 129milioni 154mila. 

Numeri che danno segnali di speranza per un settore produttivo che più degli altri e per più tempo ha subito le chiusure e le conseguenze economiche della pandemia da Covid-19.

Complici il meteo clemente e una migliore organizzazione, occorre subito mettere sul mercato pacchetti concorrenziali. In questo la neo-ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è pronta a fare la propria parte: «Il ministero - dice Santanchè a La Sicilia - si impegnerà a mettere in campo misure di sostegno per il settore, affinché sui 30 miliardi che abbiamo individuato con la Nadef, il comparto del turismo possa ricevere tutte le risorse necessarie. Questo anche per recuperare le perdite causate dalla pandemia. Al tempo stesso, serviranno iniziative di promozione volte a favorire la destagonalizzazione del turismo anche attraverso forme di turismo alternative».

La Siclia nei primi sei mesi di quest’anno ha recuperato due posizioni nella classifica nazionale piazzandosi settima, ex aequo con la Campania, ma ha anche “fatto per due”, nel senso che ha raddoppiato le performance rispetto agli anni precedenti. In pratica, da gennaio a giugno di quest’anno l’Isola ha ospitato un milione e 482mila turisti stranieri, quando erano stati 850mila nel primo semestre del 2021 (causa “lockdown”, per il 2020 Bankitalia ha rilevato solo i 116mila del secondo trimestre). Ma già nel 2021 aveva recuperato il 5,8% rispetto alle perdite dell’anno precedente. Però l’Isola quest’anno è sesta per numero di pernottamenti: 7milioni e 236mila, il quadruplo rispetto al milione e 759mila dei primi sei mesi dell’anno scorso. E il sistema turistico siciliano, per cercare di recuperare le perdite, ha anche alzato le tariffe riuscendo a selezionare un target più elevato di viaggiatori: la spesa dei visitatori stranieri è salita a 641 milioni, quindi ogni turista ha speso 432 euro. Se si guarda ai 99 milioni spesi da gennaio a giugno del 2021, si scopre che ogni turista straniero aveva lasciato nelle casse del sistema appena 116 euro.