Sono tre gli episodi di violenza sessuale che vengono contestati al primario del reparto di Radiologia dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, Roberto Caravaglios, 60 anni, attualmente processato con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Marsala Annalisa Amato.
Il medico avrebbe commesso gli abusi su donne che, tra marzo 2016 e giugno 2020, si erano recate all’ospedale di Mazara del Vallo per alcuni accertamenti diagnostici. Le violenze sarebbero avvenute nel corso di un esame diagnostico denominato “isterosalpingografia”.
L’indagine, svolta dalla Squadra mobile di Trapani, è scattata a seguito della denuncia presentata da una delle tre vittime. Secondo l’accusa, il medico avrebbe “allungato” le mani sulle parti intime delle pazienti.
L’Asp di Trapani è “responsabile civile”. Il processo, che si svolge a porte chiuse, potrebbe concludersi con sentenza il prossimo primo dicembre. A difendere Caravaglios sono gli avvocati Walter Marino e Vita Maria Ippolito.
Le donne, costituitesi parte civile, sono già state ascoltate in “incidente probatorio” dal giudice per le indagini preliminari. Nel capo d’accusa, si legge che Roberto Caravaglios “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di pubblico ufficiale quale Dirigente medico responsabile della Struttura semplice di Radiologia del P.O. di Mazara del Vallo, mediante abuso di autorità derivante dalla sua qualità di medico e mediante violenza determinata dal comportamento subdolo e repentino da lui posto in essere senza accertarsi del consenso delle vittime, le costringeva a subire atti sessuali”.
Caravaglios è dirigente medico di radiologia a Mazara da trenta anni, dal 1992.
L’isterosalpingografia (o uterosalpingografia) è un esame radiografico che, grazie all’uso di uno specifico dispositivo (fluoroscopio) ed un mezzo di contrasto consente la valutazione dello stato di salute dell’apparato riproduttivo femminile.