Le istanze delle imprese del territorio al centro dell'incontro tra CNA Trapani e il neo deputato all’Ars Nicola Catania, membro della Commissione Attività Produttive.
“Abbiamo voluto incontrarlo- dichiara Giuseppe Orlando, Presidente di CNA Trapani- perché, sulla scia della CNA Nazionale, ci sembra importante instaurare un dialogo continuo con le istituzioni, e soprattutto con i suoi referenti sul territorio. CNA Trapani, in qualità della più grande Organizzazione di rappresentanza di imprese ed artigiani della provincia ma anche della Sicilia, si pone come importante interlocutore per sollecitare la risoluzione dei problemi che stanno affrontando gli imprenditori e gli artigiani del territorio, e che noi conosciamo molto da vicino”.
Tanti i temi che sono stati affrontati durante l’incontro avvenuto nella sede di via Pantelleria 38 a Trapani.
“E’ stata l’occasione- dice Francesco Cicala, Segretario CNA Trapani- anche per ribadire il nostro ruolo di pungolo alle istituzioni, oltre che quello propositivo di soluzioni. Abbiamo in particolare sollecitato per l’ennesima volta misure importanti contro il caro bollette, rimembrando le 16 proposte risolutive prospettate insieme alle altre Associazioni di categoria in occasione del corteo di protesta dello scorso 7 novembre. Un’altra causa importante riguarda, poi, la questione del risarcimento danni per le imprese del territorio coinvolte nell’alluvione dello scorso settembre a Trapani, contiamo che Nicola Catania si faccia carico della questione affinché gli imprenditori ricevano ciò che spetta loro in tempi celeri”.
Sul tavolo di confronto anche la richiesta di un’urgente rimodulazione dei Centri degli Impiego e di misure volte a sburocratizzare la macchina amministrativa della Regione Siciliana. “La migliore risposta- commentano i vertici di CNA Trapani- che il governo regionale potrebbe dare al settore produttivo. Per esempio, sulla scrivania dell’Assessorato all’Energia ci sono, da anni, pratiche per impianti fotovoltaici ed eolici, fondamentali per l’autonomia energetica dell’isola”.
CNA Trapani ha inoltre ribadito l’urgenza di un cambio di passo nel settore dei trasporti nell’isola, chiedendo anche di adeguare di necessarie infrastrutture un porto della Sicilia, affinché possa essere adibito a porto oceanico. “E’ inconcepibile che nel 2022 la Sicilia non sia dotata di un porto oceanico, vista la nostra posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, in cui si concentra il 30% del traffico di merci a livello mondiale. Consentirebbe alle grosse navi di attraccare e di facilitare dunque il trasporto, lo scambio e il movimento delle stesse. In Sicilia la maggior parte delle merci viaggia invece su mezzi di trasporto gommati, con conseguenti aggravio di costi e perdita di competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali”.
L’Onorevole Catania, dal canto suo, riconoscendo il valore dell’Organizzazione, si è detto disponibile a “dare voce al territorio, in particolare nel suo ruolo in Commissione Attività Produttive all’Ars. “Ascoltare le istanze e le proposte di Associazioni come CNA- ha dichiarato Catania- mi consente di ampliare il mio patrimonio conoscitivo del territorio e di essere così ancora più incisivo nell’operatività all’interno delle Istituzioni che rappresento”.