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10/12/2022 06:00:00

Quello che resta dei partiti in provincia di Trapani (in vista delle elezioni)

Le amministrative del 2023 aprono il confronto tra i partiti, ma chi sono questi partiti e da chi sono rappresentati? Quale il seguito che hanno sui territori?


Dopo le elezioni regionali a nazionali gli effetti si contano in tutta la provincia.
Fratelli d’Italia è il partito che viaggia a livello nazionale e regionale su percentuali abbastanza alte, scendendo sui territori però c’è poca cosa. Il deputato di bandiera, Nicola Catania, è abile politico, ha saputo ben intendere la corrente dove portava e si è piazzato. A Marsala c’è molta boria e poca roba, tanto che si è pensato di far ritornare in sella non un giovane, e rilanciare i meloniani, ma Michele De Bonis, figura che viene rispolverata ogni santa volta si parla di centrodestra e quando non c’è possibilità di guardare altrove.


Chi è Fratelli d’Italia? Un consigliere comunale solamente, Lele Pugliese, che non riconosce il suo assessore, Michele Milazzo, che è tra i pochi della giunta ad avere fatto qualcosa. Pugliese vuole la testa di Milazzo ma il nome che farebbe è a portata di famiglia:suo cognato.
Non sono rose altrove, che fine ha fatto la DC di Totò Cuffaro? Lista a parte sono scomparsi tutti, non c’è un coordinamento, non si comprende se i componenti della lista sono rimasti oppure hanno preso un altro ascensore. Si capirà meglio guardando i gabinetti regionali degli assessori di riferimento.

Forza Italia ha un coordinatore provinciale, Toni Scilla, e un deputato, Stefano Pellegrino. Cosa fanno? Dove sono? Come si stanno organizzando sui territori? Non è dato saperlo, c’è un silenzio assordante che in politica significa assenza di dibattito e spazi.
C’è un altro partito di centrodestra che non si è ancora organizzato dopo le elezioni regionali, si tratta della Lega che in provincia di Trapani dovrebbe essere a trazione Mimmo Turano. L’ex deputata, prima dei non eletti in casa Lega, Eleonora Lo Curto rimarrà in quel contenitore o sta già guardando altrove? Tra queste domande e molte incertezze i partiti per le amministrative si vestono di civismo, del resto l’unica città in cui si vota con il sistema proporzionale è Trapani.


A Marsala c’è poi il nodo della giunta, un rifacimento di facciata, che oramai non dovrebbe più avvenire in questo mese, il sindaco Massimo Grillo potrebbe glissare sul rimpasto adesso e mettervi mani a panettone consumato.
Di certo in quella giunta ci sono tanti malumori, c’è una sconnessione con la città che è l’anticamera della non riconferma di fiducia e voto. Lo dicono anche gli assessori, che evidentemente hanno uno sdoppiamento di personalità: da una parte riconoscono la bocciatura da parte dell’opinione pubblica, dall’altra parte non si dimettono e restano a fare numero.
Ancora ad oggi non si sa, tranne Ruggieri, Milazzo e Piraino, gli altri assessori a chi rispondono. Se sono espressione tecnica, di fiducia del sindaco ,o se sono pedine di un discorso politico di nessuna evidenza per la città.
E’ la politica, dovrebbe essere bellezza, al momento è solo caos e vuoto cosmico: cioè lo spazio in cui la densità di materia è bassissima in confronto al resto dell'universo.

Rossana Titone