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11/12/2022 07:30:00

"Nessuna violazione ambientale". Assolto imprenditore di Marsala

Non vi furono violazioni ambientali. Non erano, infatti, lavori di sbancamento, ma semplici interventi di sistemazione del terreno per prepararlo alla semina del grano.

Accolte, quindi, le argomentazioni della difesa, il 72enne imprenditore marsalese Michele Foderà è stato assolto dalle accuse di opere agricole in assenza di autorizzazione paesaggistica, distruzione-deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto e deturpamento di bellezze naturali. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico di Marsala Andrea Agate. Per il primo capo d’imputazione, l’assoluzione è stata sentenziata in quanto “il fatto non è punibile per particolare tenuità”, mentre per gli altri due “perché il fatto non sussiste”. A difendere l’imprenditore (noto per essere stato il fondatore, nonché a lungo in gestore dell’azienda “Sicilfert”) sono stati gli avvocati Vincenzo Giuseppe Giacalone e Francesco Vinci. Il 23 luglio 2021, l’area (in tutto, circa 25 ettari), in località Busalotto/Borgata Costiera (Mazara del Vallo) venne posta sotto sequestro dai carabinieri forestali del Centro anticrimine natura. Gli interventi riguardavano soltanto due ettari. Poi, però, accogliendo la richiesta degli avvocati Giacalone e Vinci, il Tribunale del Riesame di Trapani dissequestrò l’area.

Il sequestro preventivo era scattato a seguito di lavori di riqualificazione agricola effettuati con mezzi pesanti, con i quali venne spianata e spietrata l’area, che ricade in “Zona speciale di conservazione”, in quanto SIC (Sito di interesse comunitario), denominata “Sciare di Marsala”, inserita nell'elenco europeo di aree protette “Natura 2000”. Secondo i carabinieri forestali, la ditta di movimentazione terra che eseguiva i lavori per essere in regola doveva essere in possesso un'autorizzazione di “valutazione di incidenza ambientale” di cui, invece, era sprovvista. E le ruspe avrebbero distrutto l’habitat occupato da specie di avifauna selvatica a rischio di estinzione, tra cui la specie protetta “Melanocorypha calandra”, un piccolo volatile che nidifica in aree steppose.

Sin dall’inizio, difesa ha sostenuto che si stavano effettuato lavori di preparazione alla semina, non di sbancamento. E per la legge, hanno sottolineato i difensori, i lavori di manutenzione che non alterano lo “stato dei luoghi” non hanno bisogno di autorizzazioni. Foderà operava sulla proprietà di una donna in virtù di una “procura speciale”.