Un sistema per ottenere false pensioni di invalidità. Più di cento persone indagate. E’ il terzo, enorme, filone della maxi inchiesta “Artemisia” con al centro di tutto ancora una volta l’ex deputato regionale di Castelvetrano Giovanni Lo Sciuto.
Sono 113 le persone raggiunte ieri dagli avvisi di conclusione delle indagini emessi dalla Procura di Trapani.
La possiamo definire Artemisia Ter, perchè i primi due filoni sono già arrivati in fase di processo. Una maxi indagine, partita nel 2019, in cui c’era dentro di tutto. Dalla corruzione per i corsi di formazione Anfe, alle finte pensioni di invalidità, all’esistenza di una loggia massonica segreta. Perno di tutto sarebbe stato l’ex politico di Castelvetrano.
Un primo processo, quello che riguarda anche le logge massoniche, si tiene al Tribunale di Trapani, con collegio giudicante presieduto dal giudice Franco Messina. Si tratta dell’inchiesta su politica, corruzione e massoneria deviata che, oltre a Lo Sciuto, ex deputato all’Ars, vede imputato anche Paolo Genco, ex presidente dell’ente di formazione Anfe (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), oltre che altri politici, funzionari e forze dell’ordine.
Artemisia Bis, invece, si svolge davanti al giudice monocratico Chiara Badalucco (sempre al tribunale di Trapani). Il processo riguarda medici, componenti delle commissioni Inps di Trapani per il riconoscimento di invalidità civili e benefici legge 104. Su tutti spicca il nome di Rosario Orlando, presidente della commissione medica, che avrebbe pilotato le decisioni per le pensioni di invalidità, e in regia ci sarebbe stato l’ex deputato Lo Sciuto.
Artemisia Ter, invece, l’indagine che si è conclusa con i 113 avvisi di garanzia, riguarda anche le pensioni di invalidità.
Anche qui spiccano i nomi di Orlando e Lo Sciuto.
L’ex deputato regionale in particolare avrebbe ricevuto le segnalazioni di persone che “necessitavano di un intervento all’interno dell’Inps per far approvare le proprie pratiche di invalidità”. Poi ci sarebbe stato Rosario Orlando, già responsabile del centro medico legale dell’Inps, successivamente collaboratore esterno dell’Istituto, che da “medico rappresentante di categoria in seno alle commissioni invalidità civili materialmente intervenire durante la pratica” delle persone che avrebbero chiesto una spinta alle pratiche. Indagati anche diversi medici componenti delle commissioni esaminatrici.
Secondo la Procura “con artifizi e raggiri, consistiti nell’attestare falsamente uno stato di invalidità, inducevano in errore l’Inps di Trapani” che erogava le pensioni di invalidità in favore di diversi soggetti assicurandogli ingiusti profitti, come le pensioni pensili.
Sono un centinaio gli episodi di questo genere registrati dalla Procura, e molti nomi, in effetti, figuravano già nei primi filoni di Artemisia. Ma adesso il numero dei soggetti indagati è enorme, 113 persone per l’esattezza. Un sistema, quello che viene fuori da questa indagine, fatto di favori e pressioni per ottenere soprattutto pensioni di invalidità e altri benefici garantiti dalla legge 104. Sarebbe stato enorme, quindi, il danno provocato all’Inps che avrebbe erogato pensioni a persone che invece non ne avevano il diritto.
Qui una replica del legale di Lo Sciuto.