Altra seduta di consiglio comunale a Marsala, ieri pomeriggio, che ha visto un determinato consigliere Gabriele Di Pietra schierarsi contro l’assessore Oreste Alagna, che non partecipa più alle sedute d’Aula già da diverse convocazioni: “Sembra sconoscere il territorio e qualsiasi necessità della città e dei settori che amministrata”.
Il punto centrale è il turismo, di cui Alagna ha la delega, Di Pietra ha chiesto di discutere la relazione sui punti programmatici del turismo anche in assenza dell’assessore, che peraltro è stato attaccato anche da altri consiglieri non solo per la sua mancata presenza in Aula ma per l’attività svolta finora.
Le criticità sono tutte legate alla programmazione, che non c’è e che viene affidata alle idee delle associazioni di categoria: “L’assessore Alagna era in difficoltà anche alla Bit, non aveva nulla da raccontare. Tragica era l’espressione che facevano i tour operator”, così il consigliere comunale Di Pietra. Si va oltre il calendario estivo, chiedendo dove sia la programmazione invernale: “Noi chiediamo le dimissioni- continua il consigliere- le dimissioni dell’assessore che mostra incompetenza nel settore turistico”.
Vero è che il consiglio comunale decide in autonomia, ed è sovrano nelle scelte, ma è pure vero che esiste quella sostanza politica e amministrativa che porta a discutere dell’operato di un assessore in sua presenza. Parlare senza interlocuzione è decidere, volontariamente di evitare il contraddittorio e di sparare contro la croce rossa.
Di turismo parlano tutti ma per luoghi comuni e con banalità del tipo: “Il turismo è il volano della città”, poi magari se la stessa delega venisse esercitata da qualcuno dei consiglieri sarebbe debacle lo stesso.
Vero è pure che chi è sempre assente non può avere ragione, non ci si sottrae alle domande, ai chiarimenti e al confronto.
Per i consiglieri comunali il vero problema del turismo a Marsala è solo il nome dell’assessore Oreste Alagna, cambiando il nome ci saranno cose meravigliose e straordinarie, magari le farà Fratelli d’Italia che chiede un assessore da sempre. Questione di maggioranza e anche di poltrone.