La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio per le 26 persone indagate nell’ambito dell’ inchiesta sulle “assunzioni pilotate” nei vigili del fuoco, nella polizia di Stato e nella polizia penitenziaria. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 20 marzo.
L’indagine, nel 2019, portò alla luce un sistema ben oleato per far vincere i concorsi che ruotava, secondo la tesi accusatoria, attorno a Giuseppe Pipitone. Nella sua abitazione i carabinieri avrebbero rinvenuto e sequestrato un libro-mastro, con nomi e cifre.
I candidati che figuravano in quell'elenco sono tutti risultati idonei al concorso nazionale per vigile del fuoco. Grazie alla sponsorizzazione di Giuseppe Pipitone che per la raccomandazione – necessaria per ottenere l'agognato posto fisso - chiedeva all'aspirante pompiere di turno la somma di 3 mila euro.
Un'attività illecita, la sua, dietro al paravento della scuola per la preparazione ai concorsi, realizzata da Pipitone ad Alcamo. Scuola frequentata da persone del luogo, ma anche provenienti dai comuni limitrofi. E Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i candidati li preparava fisicamente. Ma non si limitava solo a questo.
Dalle indagini, infatti, sarebbe emerso che sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche sia il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali. Bastava mettere mano al portafogli.
Nell’indagine vennero coinvolti anche i sindacalisti della Uil - Vigili del Fuoco, Alessandro Filippo Lupo e Vittorio Costantini, segretario generale del sindacato di Polizia USIP. Tra i soggetti che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, risultano complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra i quali un Ispettore dei Vigili del Fuoco e due poliziotti. Oltre che per Pipitone, Lupo e Costantini la richiesta di rinvio a giudizio riguarda inoltre Vincenzo Faraci, Francesco Renda, Roberto di Gaetano, Mauro Parrino, Antonino Pirrone, Davide Castrogiovanni, Silvia Pisciotta, Giacomo Rizzotto, Mattia Turin, Andrea Doretto, Alessio La Colla, Francesco Ventura, Maurizio Bommarito, Bernardo Carollo, Gaetana Filippi, Gabriele Lo Iacono, Giuseppe Parrino, Giuseppe Pirrone, (classe 60), Giuseppe Pirrone (classe 72), Angelo Campo, Fabio Fogetti, Vito Renda, Calogero Sciacca, Andrea Nevi.