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07/01/2023 06:00:00

L’assassino di Maria Amatuzzo, fratello del killer di mafia e “procacciatore di voti”

 Ernesto Favara, il pescatore 63enne che la scorsa vigilia di Natale ha ucciso con almeno 12 coltellate la moglie Maria Amatuzzo di 29 anni, è il fratello di Carlo Salvatore, killer degli Accardo durante la guerra di mafia a Partanna, ucciso dalla lupara bianca nel 1991. La parentela emerge da una nota degli inquirenti nelle carte dell’operazione antimafia Eden II del 2014, quella che vide l’arresto di 16 persone, tra cui l’allora consigliere comunale Lillo Giambalvo (poi assolto in tutti e tre i gradi di giudizio).

Il pescatore, che in quell’operazione non era tra gli indagati, viene però citato nel contesto della compravendita di voti. A parlare di lui è lo stesso Giambalvo, mentre suggerisce al suo interlocutore Franco Martino (nemmeno lui tra gli indagati) una soluzione per reperire più voti possibili col gioco della scheda truccata: una scheda vuota, ottenuta dando mille euro ad un impiegato comunale, che viene “votata” e data all’elettore che ha venduto il suo voto, il quale nella cabina mette in tasca la scheda che gli hanno consegnato al seggio e fa finta di votare, imbucando però la scheda compilata in precedenza. Quella vuota poi viene riportata indietro e riutilizzata allo stesso modo con altri votanti.

 

Lo sai quanti minchia ci sono qui che con 30 Euro te lo danno (il voto ndr) con 20 Euro, lascia perdere il più grosso ...inc... a uno a uno, a uno a uno, tu in due giorni raccogli 200 voti cosi – spiega Giambalvo - appena prendi tre persone che ti fanno questa operazione, uno in Piazza Dante, uno alle palazzine, uno qua alla Badia, tre persone che ti fanno questa operazione, 200 voti li raccogli tutti così”.

 

Ad un certo punto Giambalvo, in questa conversazione col Martino, parla di Ernesto Favara.

Ernesto lo sai che ha fatto con me: se li vendeva (i voti, ndr) dentro il mio negozio Ernesto, dentro il mio negozio, li vendeva a quattro cinque partiti. Lo sai cosa mi ha detto a me? ‘Lillo tutti me li pagano e tu te li prendi senza soldi’ cosi mi diceva. Vedi che a me 70 voti mi sono affacciati alle palazzine, il più votato sono stato alle palazzine, vai a vedere la carta e vedi tutti se li prendono .....‘tutti – dice - me li pagano e a te, te li regalo’ … cosi mi ha detto Ernesto a me ..(ride)... Minchia ‘tutti me li pagano e a te, te li regalo’ ...eeee... però l’unica per controllare,  per essere sicura e controllare è questa ...(tossisce)... ...(omissis) .... questi voti sicuri non li devi trascurare Ciccio”.

 

Gli investigatori, nelle carte dell’operazione Eden II, identificano così Ernesto Favara:

 “Pescatore, fratello dell’ucciso Favara Carlo Salvatore, inteso l’avvocaticchio, al tempo killer

degli Accardo, poi accusato di avere ‘tradito’ la famiglia e per tale ragione soppresso nel 1991 ad opera dello stesso contesto mafioso cui apparteneva”.