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09/01/2023 06:00:00

Mazara, la sfiducia e le trame di Quinci. L'ombra di Cristaldi 

 Il grande caos è la politica che in questo momento si sta delineando a Mazara del Vallo:  la mozione di sfiducia per il sindaco Salvatore Quinci alla fine è stata sottoscritta anche da un numero superiore a quello richiesto per approdare in consiglio comunale, la cui approvazione, però, necessita di almeno 16 voti favorevoli.

Il rischio del benservito a Quinci c’era e c’è,  ma il sindaco ha tessuto abili alleanze sotto traccia e ha portato a sé anche consiglieri che avevano firmato la mozione, è il caso di Gioacchino Emmola, del Pd, che addirittura ha trovato per lui una poltrona da assessore, tessa cosa per Matteo Bommarito, anche lui firmatari della mozione e oggi assessore.

Il Partito Democratico ha preso le distanze da Emmola, il segretario cittadino, Giuseppe Palermo, ha diramato una nota: “Il Partito Democratico di Mazara del Vallo, a seguito di una convocazione urgente del direttivo allargato agli iscritti del circolo, alla luce delle recentissime notizie che riguardano la nomina del consigliere Gioacchino Emmola nella giunta Quinci, appresa esclusivamente a mezzo stampa, puntualizza che la decisione del consigliere Emmola è a titolo personale. Il Partito Democratico resta all’opposizione di questa amministrazione e attraverso i suoi rappresentanti al consiglio comunale i consiglieri Stefania Marascia e Giuseppe Palermo voterà la mozione di sfiducia al Sindaco Quinci”.

I Futuristi, a mezzo del loro coordinatore Vito Di Giovanni, non le hanno mandate a dire al sindaco e ai neo assessori: “Sentite le dichiarazioni dei neo assessori ogni dubbio viene fugato. Tutto il loro operato è stato rivolto solo alla poltrona e non ad altro. Da consiglieri di maggioranza non accontentati a consiglieri di opposizione per ripicca. Dalla firma della mozione di sfiducia per ricatto politico alla nomina assessoriale per pagamento del ricatto politico. Il sindaco? Pur di rimanere incollato alla sua poltrona ha ceduto al ricatto politico, che è ancora più grave del macchinoso ricatto politico dei neo assessori, mostrando debolezza e povertà politica che farà pagare alla Città intera. Un ricatto e un riscatto politico che ledono le dignità degli attori principali ma anche di tutti i cittadini mazaresi. Non c'è da fare una scala della gravità delle scelte, ma non può questa città continuare ad essere affidata a costoro”.

I Futuristi si stanno organizzando in città per le amministrative del 2024, è candidato l’ex sindaco Nicola Cristaldi, che ha già avviato le prime riunioni e pronte alcune alleanze, a Cristaldi guarda l’MNA e altre forze politiche che vanno in discontinuità con l’attuale amministrazione, che certo non gode di buona popolarità in città, le aspettative dei mazaresi erano altissime e pare siano state disattese.

Il consigliere Giorgio Randazzo si è già schierato a fianco di Cristaldi, non si comprende però se anche Fratelli d’Italia, di cui Randazzo è componente e rappresentate, sia pure a fianco dell’ex sindaco.

Altre sono le manovre che il sindaco Quinci pare stia mettendo in atto per approdare ad altri consensi per le amministrative del prossimo anno, pare, infatti, che in giunta ci sia un posto pronto anche per un componente di Italia Viva, se così fosse qualcuno ad oggi ancora presente in giunta dovrebbe dimettersi per lasciare il posto ad un nuovo ingresso. Occhi puntati sul mantenimento della quota rosa.