Enorme successo di “A nome loro”, il concerto per le vittime di mafia che si è tenuto all’interno del Parco archeologico di Selinunte, condotto da Gino Castaldo e Francesca Barra. Dal palco del teatro vicino il baglio Florio, tanti gli artisti che venerdì scorso si sono esibiti gratuitamente in una lunga maratona di musica e parole: da La Rappresentante di lista, a Simona Molinari, da Chiara Galiazzo a Giovanni Caccamo, ai Modena City Ramblers, Lello Analfino, gli Shakalab, Claudia Sala, Umberto Leone e tanti altri.
Tutto ha avuto origine da un’idea dell’artista Sade Mangiaracina, originaria di Castelvetrano, che in poche settimane è riuscita, insieme ad alcuni amici, ad organizzare un evento di portata storica.
Musica e parole, per festeggiare la cattura del boss Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza. Un evento, finanziato dalla Regione Siciliana, che è destinato a diventare un appuntamento annuale. A comunicarlo è Nicola Catania, deputato all’ARS che, insieme a Sade Mangiaracina, ha lanciato il “Primo maggio contro le mafie”, già a partire dal 2024. Proposta che sarebbe stata già accolta dal governo regionale.
Quelle dal palco sono state parole di ripartenza, di speranza e di entusiasmo, contenute nei brani musicali presentati, ma anche negli interventi dei sindaci di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna. Oltre che dai responsabili dei sindacati.