“L’evidente tecnicismo lessicale utilizzato, fa senza dubbio ipotizzare il potenziale coinvolgimento di appartenenti alle forze dell’ordine o di specialisti forniti di uno specifico know how nel settore, unici in possesso di tali preziose informazioni”.
E’ quanto riporta il gip Alfredo Montalto, nell’ordinanza della misura cautelare nei confronti della sorella dell’ormai ex latitante Matteo Messina Denaro, arrestata nei giorni scorsi.
Il tecnicismo è riferito a tutte quelle cose che il boss sapeva sulle telecamere piazzate per dargli la caccia, informazioni molto precise e dettagliate trasmesse alla sorella attraverso un pizzino, con le istruzioni su come riconoscerle e distruggerle.
Insomma, secondo gli inquirenti, ci sarebbero potuti essere degli infiltrati che gli fornivano informazioni su cimici e microspie.
Il pizzino, che riporta la data del 9 novembre 2021, è indirizzato a “Fragolone”, l’alias che Matteo Messina Denaro aveva fornito alla sorella Rosalia. E sembra scritto quasi da un addetto ai lavori:
“Quando si tratta di telecamere – si legge – ci deve essere nella cassetta necessariamente un buco, il buco è nella direzione dove vogliono guardare. Senza buco non può mai essere telecamera, ci sono tante cassette senza buco, che loro montano nei pressi delle case dove montano microspie e telecamere. Queste cassette si chiamano 'cassette di rilancio segnale', cioè, le telecamere e le microspie che loro montano nelle case non hanno la forza di mandare il segnale sin dove sono loro. Allora ci vogliono queste cassette di rilancio che captano il segnale dalle vicine microspie e telecamere e lo rilanciano fin dove sono loro, queste cassette di rilancio fanno arrivare il segnale a centinaia di km. Cioè senza queste cassette di rilancio loro non riceverebbero nessun segnale sia dalle microspie sia dalle telecamere. Se sono cassette di rilancio segnale perché montarli proprio ora e non prima dato che le microspie da te ci sono da sempre? Questo non lo so, posso pensare che da poco hanno montato da te cose più sofisticate ed hanno bisogno di queste cassette di rilancio proprio vicine la casa, perché in genere le mettono a circa 100 metri da dove montano le loro cose. Se invece sono telecamere devono avere per forza un buco, senza buco non possono essere telecamere. Il buco è rotondo oppure rettangolare, ultimamente montano queste con il buco rettangolare, pensano che hanno più visuale.
Prima ti devi accertare se sono telecamere o cassette di rilancio, e questo lo puoi capire se c’è il buco o meno. Se non ti convinci chiami un elettricista e gli dici chiaramente che ti hanno montato queste cose e che da quando le hanno montate a casa tua hai problemi di luce, cioè che tutto funziona ad intermittenza, stacca sempre tutto e blabla. Quindi gli dici che vuoi sapere cosa sono e che le vuoi tolte, se ha problemi fa che usi carta intestata dove attesti che sei tu che le hai volute tolte perché hai problemi di luce a casa, e che firmi il foglio, così non avrà problemi se le smonta che metti due mazzate alle cassette, cioè che le rompi e le metti per terra sotto la tettoia, così se le vedono rotte se le vengono a prendere. Tu a casa tua puoi fare tutto è un tuo diritto, se invece te la puoi sbrigare tu senza l’elettricista è meglio, ma non prendere la corrente ti prego, usa sempre pinze con manici isolanti e i fili toccarli sempre ad uno ad uno, mai toccarli due assieme, e stacca sempre il contatore, e quando fai ciò portati qualche familiare. Quindi se siano telecamere o siano cassette di rilancio distruggi tutto già da ora, tu sei a casa tua e puoi fare tutto, non avere paura. Poi però mi devi dire se sono telecamere o cassette senza buco. Al quando la cassetta funge da telecamera ed ha il buco rettangolare, questo buco rettangolare è coperto da un vetro, forse evitare che uccelli che ci entrano a fare il nido, e così mettono il vetro a protezione”.
Però, come abbiamo già raccontato, il 6 dicembre 2022 le forze dell’ordine erano entrate a casa della donna, ovviamente a sua insaputa, per piazzare una microspia autoalimentata (da lì la scoperta dei pizzini nella gamba cava di una sedia). Chissà se dopo aver piazzato quell’ultima cimice, è stato necessario mettere, su qualche muro esterno nelle vicinanze, anche qualcuna di queste “cassette di rilancio segnale”. In quel caso, sarà riuscita a distruggerle? Al momento è difficile dirlo.
Certo, è come se Matteo Messina Denaro nel pizzino si rivolgesse ad un uomo (Fragolone), in modo da portare fuori strada gli investigatori nel caso qualcosa fosse andato storto. Gli/le suggerisce di staccare il contatore e usare pinze con manici isolanti, ma soprattutto di portarsi appresso qualche familiare. Come se non fossero quasi tutti in galera.
Chi gli aveva dato tutte quelle preziose informazioni? Qualcuno degli appartenenti alle forze dell’ordine? Sembra proprio che gli investigatori ne siano fermamente convinti.
Egidio Morici