Decifrato uno dei soprannomi utilizzati da Matteo Messina Denaro per comunicare nei pizzini.
“Malato” era Andrea Geraci, fratello del gioielliere Francesco, amico di gioventù del boss di Castelvetrano e custode del tesoro di Totò Riina. Francesco Geraci è morto un mese fa e diventò collaboratore di giustizia, incastrando Messina Denaro nelle indagini sulle stragi del 92 e del 93.
I pizzini sono stati trovati a casa di Rosalia Messina Denaro, sorella del boss arrestata venerdì a Castelvetrano. Nelle gambe dell’asse da stiro c’erano due appunti, in particolare, in cui venivano segnate le spese mensili e due entrate da 2500 e 4500 euro che sarebbero state consegnate proprio da “Malato” alias Andrea Geraci.
Gli investigatori stanno provando a decifrare i soprannomi per delineare la rete dell’ex latitante. “Ciliegia”, “Fragolina”, “Parmigiano”, “Condor” sono alcuni soprannomi a cui bisogna ancora dare un’identità. Intanto Rosalia Messina Denaro ha fatto scena muta davanti al Gip nell’interrogatorio di garanzia.