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02/06/2023 06:00:00

Funivia di Erice. Aumenta il costo del biglietto, ma solo per i turisti. E scoppia la polemica

Il consiglio comunale di Erice ha approvato le nuove tariffe della funivia che porta alla vetta. La modifica sostanziale sta nell'aumento di 1,50 euro del biglietto solo per i non residenti in provincia di Trapani. Si passa da 9,50 a 11 euro. 

Ma sull'aggiornamento delle tariffe è scoppiata la polemica, neanche a dirlo tra la sindaca Daniela Toscano e i consiglieri di opposizione Simona Mannina, Vincenzo Maltese e Piero Spina. 

Per i consiglieri di opposizione ci sarebbero dei profili di illegittimità nell'aggiornamento delle tariffe. La sindaca Toscano li ha accusati di mancanza di responsabilità.

La proposta di deliberazione è stata votata a maggioranza dei consiglieri presenti (Aiello, Amodeo, Messina, Milana, Nacci, Passalacqua, Pierucci, Riggio e Vultaggio), ricevendo il voto contrario dei consiglieri Maltese e Spina. Si sono astenuti i consiglieri Cavarretta, Favara e Pollari.

La proposta giunta in Consiglio è stata modificata a seguito di un emendamento presentato dal consigliere Vultaggio che ha previsto un aumento complessivo di 1,50 euro del biglietto in tariffa ordinaria (andata e ritorno) soltanto per i visitatori non residenti in provincia di Trapani. Ciò consentirà l’allocazione di somme utili all’estensione dell’orario di apertura dell’impianto, all’assunzione di personale e alla creazione di futuri servizi correlati alla funivia.

«Credo si tratti di un atto molto importante ed atteso – commenta la sindaca Daniela Toscano - che consentirà di accantonare somme ricavate dall’aumento del costo del biglietto andata e ritorno per i non residenti in provincia di Trapani (dunque la modifica non riguarderà in alcun modo né gli ericini né residenti in provincia). Tali somme saranno investite per consentire l’estensione degli orari di apertura dell’impianto, così da venire incontro alle esigenze dei turisti e dare una boccata d’ossigeno alle attività imprenditoriali del centro storico, e per il miglioramento complessivo di servizi che possano disincentivare l’uso delle automobili, nell’ottica della sostenibilità ambientale. Ringrazio i consiglieri che hanno votato favorevolmente la proposta, in particolare il consigliere Vultaggio il cui emendamento, condiviso con l’Amministrazione, ha trovato appunto il consenso degli altri colleghi».

Tutto ciò che riguarda la funivia ad Erice è spesso condito da lunghe polemiche e interventi della magistratura. Nei giorni scorsi abbiamo raccontato dell'indagine che coinvolgerebbe la sindaca Toscano e il commissario del Libero Consorzio Raimondo Cerami.

 

La sindaca, poi, si toglie qualche sassolino.  Ecco una sua lunga dichiarazione con la quale attacca la consigliera Mannina e l'opposizione.

Credo sia un passo storico per la nostra funivia e per Erice nell’ottica di un servizio sempre più adeguato alle sfide turistiche che impone non soltanto il futuro, ma anche il presente. Un passo storico per chi ad Erice vive e lavora: l’estensione oraria, infatti, consentirà una maggiore elasticità degli orari di apertura e, quindi, consentirà ai visitatori di poter trascorrere più tempo ad Erice senza l’affanno della chiusura dell’impianto, dando una boccata d’ossigeno all’economia locale del centro storico: ristoranti, bar, tutte le attività commerciali di varia natura.

In sostanza, lo reputo un investimento per il territorio che soltanto una visione miope e prevenuta, certamente poco rispettosa degli interessi del territorio e dei cittadini, può non comprendere. Ringrazio dunque tutti i consiglieri che hanno deciso di votare favorevolmente la proposta di delibera, nell’interesse del territorio e per il bene di Erice, e desidero per questo nominarli: Aiello, Amodeo, Messina, Milana, Nacci, Passalacqua, Pierucci, Riggio e Vultaggio.

Non posso fare lo stesso nei confronti di chi questa proposta ha scelto di bocciarla, paventando addirittura profili di illegittimità: mi riferisco al gruppo Progetto per Erice. Due dei tre componenti l’hanno votata negativamente ed è bene che la Città lo sappia: si tratta dei consiglieri Maltese e Spina ai quali i cittadini dovrebbero chiedere qualche spiegazione sul perché abbiano scelto di mantenere le cose così come stanno, con una funivia che chiude in anticipo rispetto alle reali esigenze del territorio, dei cittadini e dei turisti. Sarebbero contenti, costoro, di lasciare tutto così com’è e consentire una chiusura giornaliera ANTICIPATA dell’impianto? Immaginate una funivia che, d’estate, chiude alle 19:00! Ma io sono una persona onesta e ammetto che, pur non accettando la posizione di Maltese e Spina, la comprendo e la rispetto, perché è frutto di un’opposizione politica a questa Amministrazione (sebbene a volte, come in questo caso, vada oltre).

La posizione che non accetto e non comprendo è quella della consigliera Mannina che, dopo averci allietato con le sue buone intenzioni nel corso degli anni, ha deciso di ABBANDONARE L’AULA in fase di votazione, lasciando da soli, dopo una dura battaglia, i due colleghi del gruppo Progetto per Erice (che, immagino, non possano aver gradito…) EVITANDO DI ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÁ magari per EVITARE IL GIUDIZIO DEI CITTADINI in caso di votazione negativa della proposta di delibera.

Eppure, come ha ben sottolineato la consigliera Passalacqua durante i lavori d’aula, continuano a tuonare quelle parole che la consigliera Mannina adoperò il 4 luglio
dello scorso anno quando chiese pubblicamente di “provvedere con urgenza, visto che si tratta di una questione che si ripropone negli anni, a rendere gli orari della funivia consoni alla stagione turistica, prevedendone la chiusura non prima dell'una”. Aggiungendo di ritenere “impensabile che i lavoratori possano, nella stagione estiva, terminare il proprio orario di lavoro alle 20.30 o costringere i turisti a visitare Erice solo negli orari diurni”. Viene da chiedersi, a questo punto, PERCHÉ NON VOTARE questa delibera che consentirà di raggiungere proprio questi obiettivi.

 

Questa invece la lunga risposta dei consiglieri di opposizione che annunciano di segnalare il caso alla Regione siciliana, alla Corte dei conti e all'Anac.

La proposta di deliberazione portata in consiglio comunale riguardava l’aumento della tariffa per i c.d. turisti (fuori dalla Provincia di Trapani) da € 9.50 a 11,00 a causa del costo energia e dell’aumento di personale per coprire presunti quanto ipotetici nuovi orari della Funivia (non esisteva però alcun documento allegato come la modifica del PEA che garantiva i nuovi orari o che anche solo li accennava) nonché per consentire il passaggio GRATUITO ad utenti/organizzatori di manifestazioni patrocinate dal Comune (ergo scelti dalla Giunta, ergo dal sindaco ed assessori) fino a 25 utenti al giorno.
La proposta si palesava ILLEGITTIMA in quanto non presentava una modifica del piano industriale, né tantomeno alcun documento contabile che assicurava con queste modifiche l’equilibrio economico finanziario della FuniErice, che per il primo anno, dopo tanto tempo, e a seguito di una nuova gestione che si sta rivelando fallimentare, ha registrato delle perdite, né tantomeno veniva allegata alcuna modifica degli orari di apertura e chiusura della Funivia.
Orbene, la proposta era contraria alle norme del contratto di servizio (art.13 – 9.4 – 9.5; norme che la sindaca neppure conosceva o ha fatto finta di non conoscere) e all’art.20 bis dello Statuto della FuniErice nonché alle norme comunitarie e decreti assessoriali regionali che non consentono una gratuità generica e discrezionale senza ivi prevedere le necessarie coperture economiche.
Talché si chiedeva di fornire i necessari documenti richiesti dalla legge (modifica del piano industriale; verifica dell’equilibrio economico-finanziario della società e modifica degli orari della Funivia) ed eliminare o modificare anche prevedendo una tariffa minima per gli organizzatori/utenti delle manifestazioni patrocinate dal Comune, non lasciando il tutto alla mera e sola discrezionalità della politica.
Ed infatti, veniva posta dalla consigliera Mannina, QUESTIONE PREGIUDIZIALE sulla legittimità della proposta, questione che senza spiegazioni giuridiche veniva bocciata dalla maggioranza consiliare e votata favorevolmente da tutta l’opposizione.
La stessa consigliera ritenendo la delibera ILLEGITTIMA si allontanava al momento del voto (dopo ben 3 ore e mezza di discussione sul punto) in quanto coerenza impone che quando si ritiene un atto non legittimo non si possa partecipare alla sua votazione contribuendo, anche solo con la propria presenza, alla votazione.
A ciò si aggiungeva come il consigliere Vincenzo Maltese faceva notare che per legge le tariffe vadano approvate dalla Giunta e non dal consiglio comunale che risulta incompetente, come peraltro scritto nella stessa proposta da votare.
Ma ancora una volta, pur ricevendo la condivisione della suddetta eccezione da parte del funzionario presente in aula, non si provvedeva al ritiro e alla riformulazione della proposta, come lo stesso Maltese aveva chiesto, ma di contro si votava un atto per il quale il Consiglio non era finanche competente.
I tre consiglieri (Mannina-Maltese e Spina) facevano notare come avrebbero anche potuto accettare l’aumento della tariffa di 0,50, poi portata dalla maggioranza ad € 1,50, come originariamente deciso qualora si fosse proceduto ad allegare i documenti contabili necessari nonché di conoscere i nuovi orari della funivia, prima della sua votazione e non successivamente, come impone il contratto di servizio e di non lasciare all’amministrazione la discrezionalità di decidere chi deve passare gratis e chi no.
Dichiaravano (ma evidentemente la sindaca era uscita dall’aula o parlava al telefono) come erano assolutamente d’accordo ad un’apertura prolungata della Funivia e quindi proponevano di riformulare la proposta corredata dai necessari documenti ma precisavano che un aumento del biglietto del turista (per capirci anche per chi viene da Palermo) non porta certo ad un maggiore turismo in quanto a fronte di un aumento dovrebbe garantirsi un servizio aggiuntivo ovvero prevedere eventi attrattivi ad Erice con apposite somme stanziate in bilancio, di contro, ad oggi neppure si conosce la programmazione estiva.
Imbarazzanti risultano le dichiarazioni di qualche leader di maggioranza che ha sostenuto “noi siamo a casa nostra” trascurando che ciò che si amministra è la cosa pubblica e non certo il proprio appartamento.
I consiglieri ricordano come la discussione sia durata ben 3 ore e mezza con la maggior parte dei quesiti posti dall’opposizione, che ben ha svolto ieri il suo ruolo.
Infine, si vuole ricordare al sindaco che l’opposizione, per la prima volta in maniera compatta, ha espresso il proprio disappunto per una proposta che andava ritirata e ripresentata come la legge impone.
Ciò posto, vista la sua illegittimità e il possibile danno erariale, con riguardo soprattutto alla gratuità lasciata alla libera scelta dell’amministrazione, questi consiglieri annunciano che provvederanno a fare segnalazione presso l’Assessorato regionale, la Corte dei Conti e l’ANAC, sicuri di un riscontro positivo.