Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/07/2023 06:00:00

La movida e le ordinanze nelle città del trapanese, le polemiche e le proteste

 Trapani, Marsala, Mazara, e le altre città della provincia si sono dotate di ordinanze contro la “malamovida”. A partire da Trapani, per continuare a Marsala ma anche a Mazara e nelle altre città della provincia, sono entrate in vigore nei giorni scorsi nuove ordinanze con le nuove regole, più rigide, che regolamentano la movida nei centri storici.

Le ordinanze nelle varie città sono il frutto di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha messo attorno ad un tavolo il Prefetto, i sindaci e le forze dell’ordine per cercare di avere regole comuni in tutte le città. Le regole sono severe: la musica è limitata fino all'una di notte, così come c'è il divieto assoluto di bere fuori dagli spazi consentiti.

Le diverse ordinanze di Trapani, (ne abbiamo parlato qui), di Marsala e di Mazara stanno causando non poche polemiche, anche politiche, e soprattutto malumori e proteste da parte di musicisti e dei titolari dei locali in quanto ritengono di essere danneggiati dal fatto che non ci sia equilibrio nelle ordinanze emesse, tra il diritto al riposo che hanno i cittadini residenti nei diversi centri storici urbani e quello sacrosanto delle attività e dei locali di intrattenimento e dunque dei musicisti di poter svolgere il proprio lavoro.

A Trapani il neo consigliere comunale Tore Fileccia non le manda a dire e con una sua riflessione pubblica su quanto sta accadendo in città, dice che con questa ordinanza del sindaco Tranchida: "si sta uccidendo il dopo cena sia ai cittadini che ai turisti e peggio ancora ai commercianti, quest'ultimi preziosi solo quando si tratta di incassare Tari e suolo pubblico!”. “Un'ordinanza che consente intrattenimento con una soglia di emissioni sonore così bassa da non poter mettere in condizioni NESSUN ESERCENTE di poter fare spettacolo”. "Giusto far dormire i residenti, ma sarebbe stato esatto , quanto meno nel fine settimana, rendere possibile in deroga di decibel e sempre entro l'una , una potenziale RISORSA ECONOMICA che la Musica rappresenta per bar e pub Trapanesi".
 

E a replicare immediatamente alle accuse mosse dal consigliere Fileccia, sono stati il sindaco Tranchida e l’assessore alle Attività Produttive Vincenzo Abbruscato dalla pagina facebook “Città di Trapani”: “Abbiamo cercato un punto di equilibrio e dopo un confronto serio e appropriato in Prefettura, con i vertici delle Forze dell’ordine, il dirigente dell’Arpa ed i rappresentanti della categoria d’interesse, insieme a diversi Sindaci con tematiche simili alle nostre, si è convenuto di redigere una Ordinanza unica che affronta con gli strumenti discendenti dalla legge (!) la necessità di conciliare interessi generali e apparentemente contrapposti”. La nostra Amministrazione, come tutte le altre, è sensibile e favorevole alle attività che alimentano anche spensierati momenti di aggregazione sociale e, pertanto, disponibile a conciliare le diverse esigenze in campo, ma sempre nel rispetto delle vigenti leggi in materia (che disciplinano emissioni ed immissioni di decibel), nel rispetto di tutti e soprattutto con il buonsenso che, obiettivamente, in diverse occasioni, ripetute e reiterate non c'è stato".


A Marsala l’ordinanza ha prodotto molta confusione, e c’è paura tra gli esercenti nell’emettere musica perché temono le possibili multe da parte dei Vigili e delle altre forze dell’Ordine. Per quel che riguarda la musica, nei locali deve rientrare nei decibel previsti dalla legge, ovvero 55 dB. Le linee guida dell’OMS Europa dicono che sopra i 55 dB c’è pericolo per la salute pubblica. I tecnici affermano che si tratta di parametri troppo bassi e per questo spesso derogabili per eventi più strutturati, una conversazione a bassa voce raggiunge i 20/30 decibel, una conversazione normale già i 50; una tromba dai 55 ai 95 decibel; un pianoforte varia da 60 a 100 db, un concerto di musica rock sale a 110 decibel. L’ordinanza prevede tutti i giorni della settimana, compresi festivi e prefestivi, la diffusione musicale fino all’1 di notte, fatta eccezione per la settimana che va dal 14 al 20 agosto, durante la quale potrà osservarsi l’orario previsto fino alle ore 2.

Per quanto riguarda la vendita delle bevande alcoliche, dalle ore 21 di ogni giorno e fino alle ore 6 del giorno successivo, è vietata la vendita e la somministrazione di alcol – sia in forma fissa che itinerante – nonché la detenzione ed il consumo in luogo pubblico di bevande alcoliche e superalcoliche. Si può consumare un cocktail, una birra, vino o superalcolici, solo all’interno e negli spazi di suolo pubblico legittimamente occupato dai locali, anche in bicchieri o bottiglie di vetro.

A Marsala l'ordinanza ha già prodotto le prime multe per la musica, ed anche quelle per la vendita di alcolici, in particolare ai gestori di distributori automatici. Intanto sul fronte della sicurezza, in città si registra un incremento dei controlli nei luoghi della movida da parte della polizia municipale

E ieri l’amministrazione comunale di Marsala ha precisato che la regolamentazione, per quanto riguarda discoteche, sale da ballo e lidi, è nazionale e non comunale - L'Amministrazione comunale di Marsala chiarisce - anche a fronte di alcune segnalazioni delle Associazioni di categoria, tra cui la CNA - che il provvedimento “Marsala Sicura” riguarda la diffusione sonora per le attività di somministrazione e intrattenimento incluse tra gli esercizi pubblici di tipologia A e B (in gran parte ristoranti, bar, ecc.). Riguardo alle attività di tipologia C (discoteche, sale da ballo, lidi balneari...) - in attesa di una regolamentazione locale - occorre fare riferimento alla normativa nazionale e a quanto contenuto nelle relative autorizzazioni rilasciate dalla Questura. In tutti casi, lo svolgimento di attività musicale è subordinato all'adempimento dell'obbligo di presentazione della documentazione di impatto acustico.

 A Mazara il movimento "Gioventù Nazionale" con una nota pubblica ritiene che l’ordinanza comunale limiti in maniera scellerata la movida - "Questo weekend abbiamo assistito ai primi effetti a dir poco DEVASTANTI dell’ordinanza sindacale che ‘restringe’ la movida e che, secondo questa lungimirante amministrazione comunale, serve a contrastare la mala-movida che purtroppo “sporca” le cronache della Nostra meravigliosa città. L’ordinanza comunale in questione ordina con EFFETTO IMMEDIATO: la vendita di bevande alcoliche in TUTTO il territorio comunale dalle ore 22.00(!!) di ogni giorno sino alle ore 06.00 del giorno successivo;vietata anche la possibilità di concerti live, musica ed intrattenimento dopo le ore 01.00 del giorno successivo; La richiesta per avere la possibilità di far esibire una band o un dj va inoltrata ALMENO 4 giorni prima!". L’ordinanza, purtroppo, è l’ennesimo colpo basso che l’amministrazione Quinci infligge alla Nostra città, ai suoi concittadini e alle migliaia di turisti che vedono una Mazara spenta. Un “amministrazione” che VIETA alla gente per bene di gustare un drink e ascoltare buona musica, una “amministrazione” che vieta la possibilità di spensieratezza e di libertà! Non permette ancora una volta al settore della ristorazione di prendere una boccata d’aria dopo gli anni del covid che di certo non sono stati caratterizzati dalla libertà personale e hanno causato danni difficilmente recuperabili. Un settore che viene visto come nemico pubblico ma che svolge un ruolo di primaria importanza e concede lavoro soprattutto nei periodi estivi a centinaia di giovani e non". 

 Da parte sua, difende la legittimità della sua ordinanza, il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, e lo fa seduto al tavolino di un locale nel centro storico della città. Il primo cittadino si beve un drink alle 23:21 e conferma che si può bene anche fino a tardi a Mazara. Il sindaco invita poi i suoi concittadini a non credere a tutto quello che si dice sui social.

 Anche ad Erice è entrata in vigore l'ordinanza sindacale che regolamenta la movida durante l’estate 2023 -   La sindaca Daniela Toscano ha emanato alcune nuove misure riguardanti la movida che saranno valide con decorrenza immediata e fino al 30 settembre 2023. L’ordinanza dispone regole in merito agli orari, alla vendita di alcolici, alle emissioni sonore ed alle modalità dei controlli interforze finalizzati a prevenire tensioni, disordini o risse e garantire nel contempo la quiete pubblica.
Le misure contenute nell’ordinanza sono state disposte a seguito della riunione del 15 giugno scorso del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell'ordine e di tutti i Sindaci della provincia. La riunione era stata convocata dal Prefetto al fine di definire, con tutti i Sindaci ed in modo omogeneo sul territorio della provincia, i provvedimenti da adottare per garantire lo svolgimento della cosiddetta "movida" in sicurezza, disciplinando in modo strutturato le iniziative estive sulla base di un indirizzo uniforme.Sul sito istituzionale tutti i dettagli dell'ordinanza

Ed anche a Campobello di Mazara, nei giorni scorsi è stata emanata una ordinanza per la movida -  Una serie di provvedimenti sono stati adottati dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Castiglione con l’obiettivo di coniugare movida e sicurezza, scongiurando episodi di disturbo della quiete pubblica, atti di vandalismo e risse, che purtroppo si sono verificati frequentemente in quasi tutte le località balneari a causa dell’eccessivo consumo di alcool. Con l’ordinanza sindacale n. 124 del 1° luglio, in particolare, è stata infatti disciplinata l’emissione di musica nei locali, negli stabilimenti balneari e nelle attività commerciali e artigianali svolte anche in forma ambulante, stabilendo che i locali di Tre Fontane e di Torretta potranno diffondere musica, nelle giornate del venerdì e del sabato sino alle ore 2 del giorno successivo, mentre dalla domenica al giovedì, si potrà diffondere musica sino all’una del giorno seguente. Nella settimana compresa tra il 14 agosto ed il 20 agosto, il limite per la diffusione di musica è per le ore 2 della giornata seguente. Nuove regole sono state stabilite, inoltre, per quanto riguarda la vendita e la somministrazione degli alcolici: Ristoranti, trattorie, pizzerie, rosticcerie, gelaterie, pasticcerie, etc. potranno somministrare bevande alcoliche sino alle ore 2:00, fermo restando il divieto di vendita, anche per asporto, a partire dalle ore 24. Per i pub e i locali in cui viene effettuata attività d’intrattenimento e musicale, la somministrazione degli alcolici è, invece, consentita sino alle ore 1:30, fermo restando il divieto di vendita, anche per asporto, a partire dalle ore 24. La vendita anche per asporto di bevande alcoliche è, inoltre, vietata anche in tutte le attività del settore alimentare (supermercati, panifici, botteghe, etc), nonché attraverso i distributori automatici a partire dalle ore 22.