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14/07/2023 06:00:00

 Movida nel trapanese, al via il secondo fine settimana con le nuove regole

 Tra ordinanze più o meno in comune nelle diverse amministrazioni, polemiche, sindaci che vanno dritto per la loro scelta, sindaci che in risposta alle critiche si bevono un room seduti al tavolo di un pub e sindaci che, invece, fanno retromarcia, per creare ancora più confusione di quanta ce ne fosse già, la provincia di Trapani si prepara al secondo fine settimana con le nuove ordinanze che regolamentano orari, musica e modalità di vendita delle bevande alcoliche della movida con lo scopo di prevenire comportamenti che, fuori controllo possano degenerare, purtroppo, in violenza, come già avvenuto tante altre volte nelle nostre città.

Nelle settimane scorse una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha messo attorno ad un tavolo il Prefetto di Trapani, i sindaci e le forze dell’ordine ha dato il via ai provvedimenti poi adottati dalle amministrazioni che in particolare limitano la musica fino all'una di notte, così come c'è il divieto assoluto di bere fuori dagli spazi consentiti.

Il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, è stato il primo ad emanare la sua ordinanza per contenere la "malamovida", così un passaggio dell'ordinanza che potete leggere qui: "In tutto il territorio comunale di Trapani, dalle ore 23 fino alle 6 è vietata la vendita e la somministrazione – sia in forma fissa che itinerante, nonché la detenzione ed il consumo in luogo pubblico di bevande alcoliche e superalcoliche, anche se dispensate da distributori automatici".

Musicisti e i titolari dei locali, però, ritengono di essere danneggiati dal fatto che non ci sia un vero equilibrio nelle ordinanze emesse, tra il diritto al riposo che hanno i cittadini residenti nei centri storici urbani e quello sacrosanto delle attività e dei locali di intrattenimento e dunque dei musicisti di poter svolgere il proprio lavoro.

A Trapani, le critiche a quanto varato dal sindaco arrivano dal consigliere di opposizione Tore Fileccia: "si sta uccidendo il dopo cena sia ai cittadini che ai turisti e peggio ancora ai commercianti, quest'ultimi preziosi solo quando si tratta di incassare Tari e suolo pubblico!”. “Un'ordinanza che consente intrattenimento con una soglia di emissioni sonore così bassa da non poter mettere in condizioni NESSUN ESERCENTE di poter fare spettacolo”.

Anche a Mazara sono piovute critiche nei confronti del sindaco Quinci, riguardo al suo provvedimento contro la cattiva movida. Questo, in sintesi quello di Gioventù Nazionale: “L’ordinanza, purtroppo, è l’ennesimo colpo basso che l’amministrazione Quinci infligge alla Nostra città, ai suoi concittadini e alle migliaia di turisti che vedono una Mazara spenta. Un “amministrazione” che VIETA alla gente per bene di gustare un drink e ascoltare buona musica, una “amministrazione” che vieta la possibilità di spensieratezza e di libertà! Non permette ancora una volta al settore della ristorazione di prendere una boccata d’aria dopo gli anni del covid che di certo non sono stati caratterizzati dalla libertà personale e hanno causato danni difficilmente recuperabili”.

A Trapani e Mazara nonostante le critiche nessuno dei due sindaci ha cambitato una virgola della propria ordinanza.

A Marsala l’ordinanza del sindaco Grillo ha provocato malumori, incertezze e tanta confusione tra i titolari di locali e i musicisti e c’è paura nel fare le serate perché si temono le sanzioni da parte delle forze dell’ordine (ne parliamo qui). Ma  il sindaco Grillo che ci ha abituato ormai alle sue marcia indietro, l’ha fatta anche stavolta. Per quelle che sono le regole per la musica in centro, che è bene ricordare, erano state disposte con un'ordinanza concordata con la Prefettura di Trapani e tutti gli altri Sindaci della provincia.

Grillo dopo un incontro con gli esercenti e i titolari di enoteche e locali, ha cambiato le regole, creando però, ancora più confusione. Ecco, la nuova ordinanza del sindaco permette di “raggirare” quello che dispone la prima sua ordinanza sui limiti di decibel imposti, a condizione che i locali facciano richiesta di patrocinio per i loro eventi che devono essere condivisi con il Comune e la città ma che rispettino sempre il limite dell’1:00 per il termine degli eventi musicali.

Dunque, se il Comune patrocina la serata/evento musicale, allora si potrà aumentare il volume della musica, altrimenti niente.

Una “furbata” - chissà cosa ne pensano gli altri sindaci trapanesi con i quali si era giunti all’accordo per un provvedimento unico -, che permetterebbe all'Amministrazione Comunale di fare crescere la propria magra programmazione estiva. Per il momento la proposta del Sindaco non ha acceso l’entusiasmo degli esercenti. Staremo a vedere cosa accadrà.

Intanto, è emblematica una foto postata dal consigliere comunale di Marsala, Rino Passalacqua, con la quale si immortala il cuore del centro storico cittadino, piazza Loggia, dove si vede solo il deserto e i tavolini vuoti di un bar, alle 20:00 di sera, in piena stagione estiva. Nei commenti c’è chi dice che “Trapani allo stesso orario è piena di turisti”, chi invece invita ad andare a Mazara o a Castellammare “dove si respira aria estiva e turistica”, chi invece fa i complimenti a Trapani e Mazara, per come sta andando la loro stagione estiva. Per Marsala, solo grande imbarazzo e delusione. Da stasera, il via al nuovo fine settimana con le nuove regole per la movida, con la speranza che ci siano persone in giro ad animare e far vivere la città....