Un anziano muratore marsalese (M.C.) è sotto processo, in Tribunale, con l’accusa di abusi sessuali su una bambina di nove anni. Secondo il racconto fatto dalla piccola, l’avrebbe baciata in bocca e toccata in varie parti del corpo, cercando, pare, contatti ancora più intimi.
Il fatto, subito denunciato ai carabinieri, sarebbe accaduto 23 novembre 2021 in una contrada del versante nord marsalese. Adesso, in Tribunale, sono state ascoltate le due insegnanti elementari con cui l’alunna si confidò l’indomani a scuola.
“Era il 24 novembre 2021 – ha dichiarato una delle due insegnanti – e in occasione della giornata contro la violenza sulle donne invitammo gli alunni a fare un cartellone sul tema, dicendo che in questi casi bisogna sempre denunciare. Questa bambina, però, iniziò a tremare e mi disse che non poteva farlo… Chiesi perché e lei, nel corridoio accanto l’aula, senza che i compagni potessero ascoltarla, mi raccontò che ‘un vecchio che veniva a casa sua per comprare uova la spinse contro un muro e dopo averle preso la mano le disse che le voleva far vedere una cosa’. Lei si divincolò e fuggì. Mi disse che i genitori avevano già fatto denuncia. Poi, ne parlai con la collega che era stata in classe nell’ora precedente e l’indomani mattina ci recammo nella segreteria della scuola dove abbiamo presentato e fatto protocollare una relazione per la dirigente scolastica sul racconto che l’alunna aveva fatto sia a me che alla mia collega. Alle 14 venni ascoltata dai carabinieri”.
Subito dopo la testimonianza della maestra, alle domande del pm Roberto Piscitello e del presidente del collegio giudicante del Tribunale (Vito Marcello Saladino) ha risposto anche l’altra insegnante con cui la bambina si confidò. “Ero in quella classe alla terza ora – ha dichiarato – e quando ho invitato gli alunni a fare il cartellone dicendo che bisogna denunciare sempre le violenze sulle donne, questa alunna, che solitamente non parla molto, ha detto: ‘mia mamma ha denunciato’. Poi, fuori dall’aula mi ha raccontato che un vecchio che veniva a casa sua per comprare uova l’aveva baciata in bocca, una volta anche con la lingua, e l’aveva toccata dappertutto. Mi disse che a farla uscire fuori per dire a quell’uomo che quel giorno uova non ce n’erano era stata sua madre, che rimase dentro casa. Alla fine delle lezioni ne ho parlato con la mia collega”.
Il 14 settembre, i giudici dovrebbero ascoltare la bambina, la cui famiglia si è costituita parte civile con l’avvocato Chiara Bonafede. A difendere l’imputato è, invece, l’avvocato Diego Tranchida, secondo il quale “nel racconto della ragazzina c’è più di una discrasia”.