Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/07/2023 12:57:00

Ancora un'aggressione al carcere di Trapani: feriti due agenti

Ennesima aggressione ieri pomeriggio al carcere Pietro Cerulli di Trapani, feriti due poliziotti. A darne notizia è il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Sicilia, Gioacchino Veneziano.

“E’ accaduto ieri pomeriggio verso le 15.00 - scrive Veneziano in un comunicato stampa – quando un detenuto italiano pensando di essere a casa sua, pretendeva il barbiere perché a quanto dato sapere lamentava di avere la barba lunga e al diniego lo stesso si scagliava contro due operatori di polizia penitenziaria che nel frattempo si erano frapposti tra il detenuto e l'ispettore di sorveglianza generale, procurando ferite refertate dall'infermeria del Pietro Cerulli”.

“E’ la prova provata come ho sollecitato al Sottosegretario Delmastro in vista alle carceri di Favignana e Trapani – insiste il leader della Uil di settore in Sicilia - che servono urgentemente protocolli operativi per impedire che qualsiasi azione fisica possa poi tramutarsi in una ipotesi di inchiesta per il reato di tortura contro l'operatore che ha cercato di evitare l'evolversi di una attacco contro la Polizia Penitenziaria”.

“Solidarietà ai colleghi coinvolti, e augurio di pronta guarigione -conclude Gioacchino Veneziano - e richiesta di sanzione disciplinare con immediato trasferimento del detenuto colpevole dell'aggressione in un carcere del nord, perché la territorialità della pena deve essere un atto premiale che si deve conquistare attenendosi alle regole e alle leggi dello Stato, e non infrangendole”.