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24/07/2023 12:30:00

Selinunte. Dal 2011 quel tratto è considerato a rischio, ma non lo sapeva nessuno

 Nei giorni scorsi, avevamo scritto dei divieti di balneazione di Marinella di Selinunte (trovate qui l’articolo). Oltre a quelli relativi all’area portuale, alla foce dei due fiumi (Belice e Modione) e alla zona del depuratore, c’è un divieto di balneazione anche lungo i tratti corrispondenti all’Acropoli e a tutta la via Marco Polo. Il divieto non è per l’inquinamento, ma per una questione di sicurezza legata al dissesto idrogeologico.

 

Una novità che sembra nata quest’anno, ma che in realtà si rifà ad un’ordinanza della Capitaneria di porto del 2011 in cui, sino a nuovo ordine, veniva vietato il “transito e la sosta di persone e/o cose, nonché la balneazione e la sosta di qualsiasi imbarcazione a motore, a vela o a remi nello specchio acqueo antistante fino ad una distanza di 50 metri dalla costa”.

Nell’ordinanza c’è scritto anche che il comune “è incaricato di eseguire periodici accertamenti allo scopo di controllare le evoluzioni geomorfologiche delle aree interessate, comunicando tempestivamente a questa Capitaneria di Porto ogni eventuale anomalia riscontrata”.

 

Qui però l’anomalia è un’altra.

E’ come se ci fosse un totale scollamento tra la realtà e le ordinanze istituzionali, dal momento che dal 2011 al 2023 il comune di Castelvetrano deve aver tenuto nei cassetti l’ordinanza della Capitaneria, senza alcun controllo sulle “evoluzioni geomorfologiche delle aree interessate”.

Quest’anno però è spuntata fuori, veicolando paradossalmente un dato positivo: in più di dieci anni non ci sono stati crolli. Sulla carta però, dal momento che la Capitaneria non l’ha mai ritirata, quel tratto dovrebbe essere off limits per tutti.

 

Egidio Morici