Almeno una consolazione c'è: nell'estate di caldo e fuoco che ha caratterizzato la Sicilia, una buona notizia l'abbiamo, e viene dal territorio della provincia di Trapani. La buona notizia è l'aeroporto di Trapani Birgi.
Dopo la chiusura dell'aeroporto di Catania, nel caos che si è generato, l'aeroporto di Trapani si è dimostrato pronto, operativo e capace di reggere l'onda d'urto dei tantissimi voli spostati da un capo all'altro della Sicilia.
Tutto il fragile sistema dei trasporti aerei in Sicilia si è appoggiato in queste settimane sul "Vincenzo Florio", con attestati di riconoscimento e di stima da parte di operatori, passeggeri e istituzioni, che rendono orgoglioso il presidente dell'Airgest, l'imprenditore marsalese Salvatore Ombra, che aggiunge anche questo tassello al percorso virtuoso di rinascita di uno scalo che, fino a pochi anni fa, rischiava concretamente la chiusura, e per il quale la Regione aveva di fatto previsto il commissariamento.
Centotrenta autobus da e per Catania. Voli quotidiani più che raddoppiati, da 45 a oltre 100. Traffico passeggeri triplicato, che ha visto lievitare a circa 14.000 i 4.000 utenti giornalieri della stagione estiva: questi i numeri registrati, dallo scorso 17 luglio.
Siamo andati a Birgi a vedere da vicino cosa accade in questi giorni convulsi in aeroporto, con un tabellone di arrivi e partenze pieno come non mai, tantissima gente, e tantissime persone pronte a fare il loro lavoro.
Ecco il reportage.