La batosta, come sempre, la prendono i più debolli. E’ sulle famiglie con più difficoltà economiche che si abbatte maggiormente l’aumento delle tariffe della mensa scolastica decisa da Marsala Schola.
Per le fasce con reddito basso l’aumento delle tariffe è anche del 250%. Più l’Isee, e quindi le possibilità economiche delle famiglie migliorano, minore è in percentuale l’aumento delle tariffe. E’ una ingiusta sproporzione, quindi, quella sulle tariffe decise da Marsala Schola e sulla quale l’amministrazione guidata dal sindaco Grillo non ha fatto altro che dire “rimborseremo chi ha isee sotto i 3 mila euro”.
La scuola inizia con un gran salasso, intanto.
Ecco, nel prospetto qui sotto, le tariffe, la differenza rispetto allo scorso anno, e in che percentuale aumentano. Come si vede, infatti, l’aumento è in percentuale più alto per le fasce di Isee più basso. Per esempio chi ha isee inferiore a 3 mila euro da 0 pagherà 2,50 euro a pasto. Mentre per chi ha Isee superiore a 40 mila euro l'aumento è di appena 1,80 euro.
Intanto tiene sempre banco la questione degli Asacom, gli assistenti all’autonomia e alla Comunicazione.
Intervistata da Tp24 l’assessore Valentina Piraino ha detto che nonostante le difficoltà e il numero dei bambini che necessitano dell’assistenza il servizio verrà garantito per tutti e partirà anche quest’anno “ma con grandi sacrifici”. Piraino lamenta i pochi trasferimenti dalla Regione e dallo Stato. “In altre regioni c’è il contributo orario, in Sicilia no”, dice l’assessore della Giunta Grillo.
Alle dichiarazioni dell’assessore, però, è arrivata un’ulteriore replica del sindacato degli Assistenti all’autonomia e alla comunicazione, l’Aca Sicilia, che precedentemente avevano definito “demagogiche” le dichiarazioni di Piraino sui trasferimenti dalla regione. Infatti è il Comune che deve provvedere con propri fondi l’effettuazione di un servizio essenziale per gli studenti con difficoltà nella comunicazione.
Questa la nota del sindacato.
In riferimento all’ultima intervista dell’Assessora Valentina Piraino a Tp24, si ha ancora la necessità di precisare quanto segue: se si è consapevoli del fatto che la responsabilità del servizio stia in capo al Comune di Marsala bisogna essere altrettanto chiari quando si dichiarano aspetti esclusivi circa le modalità di reperimento delle risorse per far fronte ai servizi che un Comune deve erogare: si ribadisce che il servizio di assistenza specialistica dell’autonomia e comunicazione NON E’ un servizio sociale integrato del comune (in data 10.05.2023 con prot. n. 43/CMar è stata inviata all’amministrazione comunale nota dettagliata circa l’intero impianto normativo che riguarda l’erogazione di questo servizio e che supportano le nostre affermazioni), pertanto le somme regionali girate al Comune dalla Regione Sicilia per i 59 “gravissimi” NULLA hanno a che fare con il sostegno al servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione.
Che poi questi ragazzi fruiscano del servizio Asacom è un’altra questione: per questo servizio, per tutti gli aventi diritto (gravissimi e non), i Comuni si adoperano, per obbligo della L. 104/92, ad erogarlo facendo capo a tutte le risorse che a qualsiasi titolo i Comuni incamerano costituendo poi il fondamento del proprio bilancio.
Risulterà certamente chiaro comprendere che alcuni Comuni abbiano difficoltà e quindi la necessità di avere più fondi, ma, si ribadisce, non esiste alcuna relazione tra il “misero contributo regionale” (€. 36,00 per i gravissimi per i servizi sociali integrati del Comune) e la competenza ed obbligo all’erogazione del servizio Asacom in favore degli studenti con disabilità con art. 3 comma 3 (quei circa €. 2.500.000,00 di cui si parla nell’intervista). Da questa contraddizione il nostro primo comunicato, che siamo costretti a ribadire qui.
Non possiamo certamente entrare nel merito della composizione di un bilancio comunale o di come vengano reperite le risorse…possiamo invece ricordare quanto sia necessario e dovuto erogare questo servizio a tutti gli aventi diritto; ed in tal senso ci rincuorano le ultime dichiarazioni dell’Assessora, che vanno in questa direzione e danno certamente misura dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale.