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30/09/2023 06:00:00

  Marsala, in marcia contro la violenza sulle donne. Oggi consiglio comunale aperto

Marsala torna a dire “no” alla violenza di genere. E lo fa con una marcia organizzata dal centro antiviolenza “La casa di Venere”.


Ieri in tanti si sono incontrati davanti la stazione ferroviaria, con cartelli, striscioni, megafoni. No alla violenza di genere, no alle aggressioni, agli stupri, ai femminicidi, no ad un patriarcato che sta alla base di tutti gli orrori che abbiamo, purtroppo, registrato in queste settimane.
In provincia di Trapani è stato un mese terribile, con due atroci femminicidi. Marisa Leo, uccisa dall’ex compagno, che poi si è tolto la vita, nelle campagne di Marsala. E poi, nei giorni scorsi, Anna Elisa Fontana, data alle fiamme dal compagno e morta pochi giorni dopo in ospedale.
La marcia di Marsala nasce dopo questi episodi, ma nasce anche dopo le violenze sessuali di Caivano e di Palermo. Quello dei femminicidi e delle violenze sulle donne è diventata un’emergenza non più prorogabile, che deve essere affrontata con urgenza e con misure concrete. Ed è quello che chiedono i centri antiviolenza. “La casa di Venere” è attivo a Marsala da tanti anni e assiste, con dedizione e professionalità, le donne vittime di violenze, anche quelle psicologiche che si consumano nelle mura di casa.


La marcia di ieri è servita per dire, ancora una volta, che occorrono interventi specifici. La marcia di Marsala non è stata l’unica, anche in altre città d’Italia ieri si sono svolte manifestazioni organizzate da altri centri “La casa di venere”.

 

 

 


Intanto, oggi - 30 settembre - nella sede di Palazzo VII Aprile (ore 10:30) si terrà un consiglio comunale aperto sulla "Violenza di genere: prevenzione e contrasto”. L'iniziativa, di concerto con l'Amministrazione comunale, è promossa dall'Assemblea civica e dalla Commissione Pari Opportunità, rispettivamente presieduti da Enzo Sturiano e Giuliana Zerilli. Prevista la partecipazione di Rappresentanti istituzionali e del mondo dell'Associazionismo antiviolenza, nonché di Valeria Valente, ex presidente della Commissione nazionale femminicidi. La Giunta Municipale interverrà con la vicesindaco Valentina Piraino.


C’è da dire, però, che ieri in marcia con le donne non c’era nessuno tra i consiglieri comunali e dell’amministrazione Grillo.
Il rischio è sempre quello che anche le battaglie più importanti si trasformino in esercizi di retorica, e mai in qualcosa di concreto, come rischia di essere il consiglio comunale di oggi.
 

Spazio Donna, questa mattina non parteciperà al consiglio comunale aperto, a Marsala, sulla violenza di genere.

In una nota viene spiegato perchè.


Non lo faremo, dopo una attenta riflessione, perché riteniamo sia arrivato il momento di uscire dalle sale deputate alle Istituzioni per arrivare in quei luoghi disagiati e di periferia dove, davvero, le donne non conoscono altra alternativa a subire.
Riteniamo che incisività migliore sia unicamente quella della educazione, dei progetto pilota, degli incontri a scuola.
Riteniamo che il rispetto e l’educazione al sentimento del “no” siano condizione necessaria di prevenzione.
Troppi fino ad oggi sono stati i momenti di incontro in cui ci si è unicamente parlate addosso, quando tutto finisce non resta nulla. E sappiamo quanto poco facciano le istituzioni oggi, salvo poi esserci quando è il tempo di fare un mero intervento pubblico.
E sappiamo anche come troppo spesso ci si riscopra preparate sulla violenza di genere quando, ahinoi, non è così.
Non abbiamo la presunzione di dire che questo consiglio comunale non andava fatto, auguriamo un sincero buon lavoro, un augurio di proficuo riscontro culturale e sociale, ma sappiamo anche che domani molte cose verranno dimenticate, rilanciate poi in vista del 25 novembre con un’altra manifestazione di fiocchi e scarpe rosse, di panchine e poesie ma nel frattempo, altrove, qualche altra donna viene pestata, umiliata, uccisa.
Spazio Donna è nata per parlare di donne che prendono in mano la propria vita, che ne guidano la direzione, che possono cadere e rialzarsi. Per fare tutto questo sono necessari strumenti adeguati e non solo economici, e l’ambito di intervento è l’istruzione e la cultura.
Ci teniamo a sottolineare, però, che siamo accanto a chiunque voglia intraprendere azioni a sostegno dell’educazione nelle scuole, nelle periferie, nei quartieri difficili, dove la dispersione scolastica è alta e la strada cresce ragazzi e ragazze senza alcuna guida.
Un appello, infine, alle Istituzioni perché il Codice Rosso non ha funzione preventiva, chiede sempre e solo alle donne di denunciare e di avere coraggio, non tutte le vittime di abusi e violenze si sentono pronte a essere ascoltate entro tre giorni dalla denuncia. Non c’è giorno in cui ancora oggi non si legga di un femminicidio, significa che quando la politica non vuole risolvere il problema attraverso strumenti efficaci, il problema poi diventa delle Forze dell’Ordine.
La società, noi tutte, ciascuna per il proprio ruolo, abbiamo perso tutte le volte in cui ci siamo riunite per parlare di femminicidio, perché vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che non si è ben inteso che il problema non è solo penale ma è prima ancora sociale, culturale e psicologico.