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11/10/2023 08:30:00

Via libera alla Camera alla proposta di legge contro la violenza sui docenti 

C'è un prima via libera alla Camera per la proposta di legge di contrasto alla violenza sui docenti. 150 voti favorevoli, nessun voto contrario e 107 astenuti, così l’aula di Montecitorio ha approvato la proposta di legge sulla scuola, che apporta modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico.

Il provvedimento passa, ora, all’esame del Senato. Il provvedimento ha come primo firmatario il deputato della Lega (ed ex sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, è passata con larga maggioranza.

La proposta di legge è composta da sette articoli e con questa si vuole istituire l'Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico presso il Ministero dell’Istruzione. Questo organismo avrà il compito di monitorare e relazionare al Parlamento sul fenomeno della violenza, fornendo indicazioni preziose al ministero su come migliorare i rapporti tra studenti, professori e genitori. Tra le iniziative suggerite, spiccano i corsi di formazione per gli insegnanti e i progetti di prevenzione del disagio giovanile.

La proposta introduce anche la ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico’, che si celebrerebbe ogni 15 dicembre. Un’occasione per riflettere ed educare sul rispetto e la sicurezza all’interno delle istituzioni scolastiche.

Si interverrà anche con la modifica del codice penale per introdurre un’aggravante specifica. Gli articoli 336 e 341-bis verranno emendati per punire più severamente chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, inclusi docenti e personale scolastico. La proposta di legge prevede per chi aggredisce il personale scolastico, una pena aumentata da uno a due terzi, la pena massima per la violenza a 7 anni e sei mesi, con l’oltraggio che arriva fino a 5 anni. Previsto un aumento di pena fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola.