Un atto di coraggio e dedizione: nonostante sia stato picchiato e derubato, un professore decide comunque di recarsi a scuola per non lasciare i suoi studenti da soli. Appena suonata la campanella, il docente chiama il 112, dando inizio alle indagini che porteranno all'identificazione e all'arresto degli aggressori.
Lo racconta Palermo Today. La polizia ha arrestato un uomo di 40 anni, P. G., e un ragazzo di 22 anni, F. M., per una rapina avvenuta a Palermo vicino a un bar di via Oreto ai danni del professore, che insegna in una scuola di via Fichidindia.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il docente era andato a fare colazione intorno alle 7.30 in una caffetteria, dove è stato notato dai due rapinatori. Uscito dal bar, è tornato verso la sua auto, ma è stato avvicinato da un uomo che, con il giovane a fare da "palo", lo ha picchiato selvaggiamente per poi rubargli portafogli, cellulare e chiavi. I due sono fuggiti su uno scooter Honda Sh, facendo perdere le proprie tracce.
Nonostante l'aggressione, il professore è andato comunque a scuola per fare lezione, cercando di nascondere lo choc e alcune ferite sanguinanti. Al suono della campanella, ha chiamato il 112 e ha richiesto l'intervento della polizia per sporgere denuncia. Grazie alle informazioni fornite dalla vittima e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, la squadra mobile è riuscita a identificare i rapinatori, che sono stati successivamente arrestati.
Il gip ha disposto il carcere per il quarantenne e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per l’indagato più giovane. Entrambi sono accusati di rapina aggravata in concorso. Entrambi residenti a Bonagia, dovranno ora rispondere delle loro azioni di fronte alla legge.