"Alberto Re mai si è sottratto alla onestà intellettuale e sempre ha sorriso alle storture che possono capitare. Fino a qualche giorno fa. Poi l'onta che sale e che scalfisce, che non arretra e che violenta verbalmente una persona, ha consumato il vero danno". Lo scrive la famiglia Alberto Re dopo la tragedia che l'ha colpita. L'imprenditore, uno degli organizzatori della 43esima edizione del "Paladino d'Oro - Sport film festival", si è suicidato. Era stato travolto sui social network dalle polemiche dopo il presunto flop del festival con il teatro Pirandello vuoto in occasione dell'inaugurazione.
"Alberto voleva contribuire ad elevare il dibattito culturale della sua amata Agrigento, non gli è stato concesso, sui social viaggiano sentenze di condanna senza nemmeno il capo di imputazione - ha proseguito la nota stampa diramata dalla famiglia Re - . Si apra una riflessione su quello che è accaduto, lo si deve ad Alberto, perché mai più ci si possa trovare di fronte alla tempesta senza vestiti. Perché mai più ci si scaraventi contro un uomo con tale veemenza".
La famiglia Re ha ripreso, ringraziandolo per "la grande lezione", e fatte proprie le parole del prefetto Filippo Romano: "È cruciale evitare il ripetersi di simili vicende, la critica politica e giornalistica legittima ha superato i confini dell'umanità. Tutti coloro che ricoprono ruoli amministrativi devono impegnarsi a prevenire simili disonori". I funerali dell'imprenditore si terranno domani ad Agrigento alle ore 11, alla chiesa di Santa Lucia, in via Empedocle.
Sui motivi che hanno portato l'imprenditore a togliersi la vita sta indagando la Squadra mobile mentre la Procura si accingerebbe ad aprire un'inchiesta. Re negli ultimi giorni era stato bersaglio di polemiche giornalistiche e sui social proprio in relazione a un presunto flop del festival "Paladino d'Oro", dopo che lunedì la serata inaugurale, riservata ai soli partecipanti, aveva visto il teatro Pirandello completamente vuoto. "Alberto non ce l'ha fatta. Sono profondamente addolorato, se ne va un grande amico, un galantuomo, un uomo perbene. Porterò con me il ricordo di un uomo appassionato, amante del bello e della cultura ed innamorato della sua città", ha commentato il sindaco Francesco Micciché.
"Siamo sconvolti e attoniti per la perdita di un grande uomo e un professionista esemplare come Alberto Re, il primo fra tutti che ha voluto portare lo Sport film festival ad Agrigento perché fermamente convinto della promozione internazionale che avrebbe garantito alla città questa kermesse, anche in vista di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Perdiamo un galantuomo, un uomo perbene, di grande sensibilità e acume intellettuale", hanno scritto gli organizzatori del "Paladino d'oro" che continuerà a svolgersi secondo il programma previsto "perché siamo convinti che lui avrebbe voluto così".