Frutta secca contaminata da micotossine, panettoni e pandori industriali spacciati come artigianali e, ancora, crema di pistacchio/mandorle priva di tracciabilità.
Sono alcuni dei risultati degli accertamenti dei carabinieri del Nas, di concerto con il ministero della Salute, hanno portato al sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, perché tenute in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invase da parassiti, prive di tracciabilità e oggetto di frode in commercio. I controlli sono stati eseguiti presso circa 1.000 imprese, rilevando irregolarità in 382 strutture (38% degli obiettivi verificati) e portando alla contestazione di oltre 585 violazioni penali e amministrative, per un ammontare di oltre 423 mila euro di sanzioni pecuniarie.
In provincia di Catania è stato deferito il titolare di un laboratorio dolciario per l’impiego di materie prime e semilavorati congelati e in cattivo stato di conservazione, tenuti in ambienti con gravi carenze igienico-sanitarie, presenza di carcasse di insetti e esalazioni nocive dovute al cattivo funzionamento dell’impianto fognario. Sottoposta a sequestro l’intera attività, con 1.700 kg di prodotti finiti ritenuti non idonei al consumo, per un valore di 530.000 euro.
Inoltre a seguito di verifiche presso 4 pasticcerie e 2 aziende di prodotti dolciari - dislocate tra le provincie di Trapani, Palermo e Agrigento - sono stati sequestrati 260 panettoni e 400 vasetti di crema di pistacchio/mandorle, privi di tracciabilità e con riferimento ad ingredienti a base di pistacchi, mandorle e agrumi di Sicilia, in realtà provenienti da altre regioni o dall’estero.