Ad Erice è crisi nella maggioranza della sindaca Daniela Toscano. La consigliera e vicepresidente del consiglio comunale Assunta Aiello ha deciso di lasciare la maggioranza. “Dopo una attenta e ponderata riflessione – dice – ho deciso di lasciare la maggioranza consiliare, all’interno della quale sono stata eletta. Decisione che può essere racchiusa in una sola ma chiarificatrice parola: sono stanca. Stanca di essere trattata come una consigliera optional della vita amministrativa, dove tutto si decide solo in giunta e si confonde la partecipazione con l’informazione e dove anche quest’ultima ha le sue grandi pecche. Stanca di conoscere decisioni importanti per la mia città solo quando sono state già prese. Stanca di affrontare i temi da trattare/votare in consiglio comunale sempre pochi secondi prima delle sedute in aula”. Ancora: “Dall’inizio del mandato ho chiesto che vi fosse una maggiore calendarizzazione delle riunioni di maggioranza: sto ancora aspettando”.
E attacca: “Quando due anni fa dissi sì al progetto politico di Daniela Toscano avevo espresso determinate condizioni per accettare la candidatura: sulla scia di ciò che sono sempre stata, per me era fondamentale che al centro del programma politico ci fosse un gruppo con obiettivi comuni da perseguire e soprattutto una piena condivisione delle scelte. Nulla di tutto ciò in questi quasi due anni ho mai riscontrato, se non una giunta dedita in modo cronicizzato solo al silenzio e alla sordità. Questa mancanza di confronto, in questi lunghi mesi, ha fatto si che i silenzi si trasformassero in muri ed i muri, si sa, dividono anche le migliori famiglie. Ho sempre sostenuto che calendarizzare non significa mandare messaggi via whatsapp o dire: ‘faremo la riunione di maggioranza l’ultimo venerdì di ogni mese’, ma a mio avviso significa programmare in tempo utile tutto quanto serve per andare in consiglio comunale preparati sugli argomenti da trattare ma soprattutto arrivare con decisioni concertate che consentano quindi di votare con scienza e coscienza. Almeno, questo è ciò che dovrebbe fare un vero gruppo politico o per meglio dire: un gruppo politico è tale quando è capace di condividere e di diffondere, anche attraverso il faticoso lavoro della mediazione tra le singole posizioni e le singole scelte. E di sintesi tra posizioni diverse non ne ho mai visto. Data questa triste constatazione, ecco perché oggi non mi resta che rendere ufficialmente nota la mia uscita da questa maggioranza e il contestuale mio divenire una consigliera indipendente”.
Perché solo adesso questa decisione? “Relativamente al momento di manifestare questa mia scelta, è quello giusto: anche in relazione ai prossimi impegni richiesti per l’elaborazione del Bilancio di Previsione 2024. Alla luce di quanto detto sono convinta che le persone che mi hanno votata nel giugno 2021 non siano in alcun modo prese in giro da questa ultima mia decisione, ma che anzi si debbano sentire maggiormente e distintamente rappresentate anche in Consiglio Comunale. A mio avviso, nella vita, il problema non è quello di cambiare idea, ma che la si cambi senza dare chiarezza alle ragioni che la fanno cambiare, ed in proposito mi pare di essere stata abbastanza chiara. Non me ne sto andando sbattendo la porta. Rimango in Consiglio Comunale nella ferma convinzione di potere dare un contributo. Sarò anche più coerente con me stessa, non sentendomi più in colpa per non riuscire ad ottenere ascolto da parte di questa giunta. Continuerò a lavorare con passione, proponendo e dando il mio voto a quanto sarà di valore aggiunto per la comunità e contrastando invece metodi e temi che nulla hanno a che fare con il concetto di bene comune. Sempre a testa alta”.
L'opposizione ad Erice sembra ringalluzzita, anche per questo nuovo acquisto. Nella seduta di consiglio comunale del 19 dicembre ben tre atti di indirizzo sono stati presentati dall’opposizione del Comune di Erice riguardanti l’installazione di due o più caditoie nella via Caserta nei pressi della scuola Pagoto ed ampliamento di quelle esistenti; la predisposizione di un progetto esecutivo per il Campo di Viale delle Pinete, ed infine, la predisposizione ovvero rivisitazione del progetto preliminare della rete idrica del Comune di Erice. "Le proposte - scrivono in una nota i consiglieri di opposizione - nascevano dall’esigenza manifestata dai cittadini che da anni richiedono gli interventi". Con il primo documento si chiede di risolvere una criticità da anni insistente e denunciata dalle famiglie che vivono nella via Caserta e di quelli che, quotidianamente, accompagnano i propri figli alla scuola Pagoto. Nelle giornate di forti piogge, infatti, la via Caserta, insistendo due sole caditoie, tra l’altro sulla zona alta della via, si trasforma in un vero e proprio fiume che rende difficoltoso l’ingresso nella scuola e nelle abitazioni, tanto che molti bambini, giunti all’interno del plesso, sono costretti a cambiare i propri indumenti in quanto zuppi d’acqua.
Con la seconda proposta, invece, i consiglieri chiedono un un progetto di recupero per i campi di Viale delle Pinete a Erice e in particolare del Campo C, del secondo campo da tennis ormai in disuso, del campo di bocce, praticamente sparito, e del campetto di calcetto che si presenta in uno stato di pericolo insistendo una recinzione divelta ed arrugginita. Il luogo, infatti, è luogo di incontro di molti ragazzi che lì vanno a trascorrere le proprie giornate in libertà, i quali, meritano un posto in cui giocare e divertirsi in sicurezza. Entrambi gli atti di indirizzo, hanno incontrato la condivisione dell’intero consiglio comunale, consiglieri di opposizione e di maggioranza, si sono mostrati in totale accordo nel denunciare le riferite criticità e nel chiedere i necessari interventi.
Di contro, la discussione è nata sulla terza mozione a firma sempre degli stessi consiglieri, che chiesto la predisposizione ovvero rivisitazione del progetto già esistente di rifacimento rete idrica recante data 2016. Sulla proposta nasceva ampio dibattito con l’amministrazione presente in aula, la quale ha escluso la competenza del Comune a favore dell’Ati idrico. A tal proposito, i consiglieri Maltese e Mannina, hanno spiegato nel corso dei lavori consiliari, come ai sensi della circolare della Regione Sicilia del 21 marzo 2019, nonché della delibera di Giunta regionale n.80 del 2019, ben può il Comune intervenire anche con proprio progetto al reperimento di fondi previo lascia passare dell’Ati Idrico e in accordo con esso tramite convenzione. Si tratta, infatti, di una problematica annosa la cui risoluzione non può più essere demandata ad altri organi, una criticità che incide negativamente da anni sulla vita dei cittadini e di cui l’amministrazione deve farsi carico.
La proposta, come anticipato, ha trovato il voto favorevole della maggioranza dei componenti del consiglio comunale con il solo voto contrario del gruppo PD con a capo il consigliere Messina.