Si sta per concludere il 2023, un anno che ha visto amministratori e politici impegnati in prima linea.
E’ stato l’anno di Giacomo Tranchida, nonostante gli avversari politici e un consenso non più granitico come quello degli anni passati, è riuscito a tornare a governare la città di Trapani. Lo deve alle liste che lo hanno sostenuto, con cui ha poi preso impegni diretti da manuale Cencelli. Tranchida, nonostante il suo carattere fortemente spigoloso, ha dimostrato che la politica non si fa consumando vendette personali per disagi politici passati, i cittadini lo hanno riconfermato.
Piccoli Comuni ben amministrati è quello che accade nelle piccole realtà come Poggioreale, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Buseto Palizzolo.
Sindaci impegnati davvero in prima linea, che amministrano con pochi soldi in cassa, con bilanci spesso svuotati ma con la guida del buon padre di famiglia. Sono realtà virtuose che hanno visto realizzare dei contenuti importanti da un punto di vista culturale e di eventi. La capacità va a braccetto con le idee.
A Marsala il sindaco Massimo Grillo alterna fasi di amministrazione, poco edificante, con fasi di politica.
E’ in preda alla decisione più importante, che lo vedrà impegnato a ricostruire l’immagine: azzerare la giunta e ricomporla sarà una operazione delicata e non cosa semplice. Sarà necessario avere molta lungimiranza e pragmatismo, i partiti che fino ad oggi se la tirano sono tutti pronti ad entrare in giunta, ad eccezione della Lega che mantiene il punto, del resto l’unica coordinatrice provinciale che fa sentire la sua voce è Eleonora Lo Curto.
Salvatore Quinci, sindaco di Mazara, dice di avere fatto molte più cose di quelle che si vedono ad occhio nudo. Ci crediamo ma: o non le ha comunicate o le ha comunicate male, a dirlo sono i mazaresi. Apprezzabile il suo impegno, che non è venuto meno nemmeno quando la situazione si è fatta pesante, quando hanno provato ad inquinare i pozzi, quando era più facile tornare a fare il funzionario dell’Agenzia delle entrate che assumersi una responsabilità così robusta. La tempra c’è.
Voti bassi, da non classificati, per i coordinatori comunali e provinciali dei vari partiti, la loro voce non si sente (ad eccezione della Lo Curto), non c’è una presa di posizione su nulla, non si rendono conto di alcuna criticità, pensano di fare politica sui social oppure invitando agli eventi dei partiti. C’è un segreto da svelare: quelli si chiamano organizzatori di eventi, i coordinatori fanno politica, spendendosi per il territorio e non in funzione di se stessi, magari cercando una postazione. Non si conosce la loro voce, la loro idea su nulla. Non emergono. E’ evidente che magari sono al posto sbagliato.
Bravi tutti i deputati del territorio, dal centro destra al centrosinistra. Stefano Pellegrino di Forza Italia comunica poco ma l’impegno per il territorio non è mai venuto meno, la punta di forza è l’ascolto dei cittadini.
Nicola Catania di Fratelli d’Italia ha messo su una organizzazione, che andrebbe copiata: segreterie aperte, auguri e strette di mano. Distanza politica accorciata.
Dario Safina del Pd fa più comunicati stampa che post su fb, e già è una buona cosa. Non lesina presenza in tutti i Comuni della provincia, prende posizione senza nascondersi e mira dritto al prossimo obiettivo.
Rossana Titone