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05/01/2024 06:00:00

La Finanziaria all'Ars, lunedì il voto. Mance per tutti

 Lunedì 8 gennaio all’Ars appuntamento finale per approvare Finanziaria e Bilancio evitando l’esercizio provvisorio

L’idea di fondo è che smussando un po’ qua e un po’ là e garantendo, come di consueto, a tutti gli onorevoli di portare qualche risultato per il proprio collegio elettorale l’atmosfera sia cordiale e collaborativa. Si dà quindi il via libera alle mance per i collegi elettorali, con 300 mila euro ciascuno ai deputati di opposizione e 600 mila a quelli di maggioranza.

Circa le ultime novità sul maxiemendamento ci sono anche otto milioni di euro in più alle Ferrovie Rfi per sterilizzare l’aumento del 5 per cento del costo dei biglietti dei treni urbani ed extraurbani in Sicilia, già in vigore dal primo gennaio. Il l maxi-emendamento alla Finanziaria in discussione all’Ars a questo punto da solo contiene misure di spesa di quasi 150 milioni di euro.

Nell’intervista di fine anno il presidente Renato Schifani ha definito il 2024 l’anno dei concorsi. In questa direzione dovrebbero essere dirottati 27 milioni. Tra dirigenti e funzionari le assunzioni dovrebbero essere 430. C’è anche da sciogliere il nodo rifiuti. La Regione nel 2023 ha speso 50 milioni per spedire all’estero i rifiuti, quelli che non si riescono a smaltire in Sicilia. Nei prossimi mesi dovrebbe essere approvata la norma che dà poteri speciali alla Regione per due termovalorizzatori, modello Roma.

CENTRI STORICI. Tra le norme in discussione ce n'è anche una che  con cui si prevede la possibilità di aumentare rispetto agli attuali 200 mq le autorizzazioni di vendita nei centri storici per il settore non alimentare. Secondo Patrizia Di Dio, di Confcommercio, "in questo modo, si abbatteranno i vincoli finora vigenti che hanno provocato un grave processo di desertificazione e verrà favorita l’apertura di attività commerciali di medie dimensioni superiori ai 200 mq.  Questa è una norma fondamentale che permetterà di rivitalizzare i centri storici e darà linfa vitale anche alle piccole e micro attività che trarrebbero beneficio da una rinascita commerciale delle zone interessate. Sarebbe il miglior modo possibile per aprire il 2024 con maggiore fiducia nel futuro, creando prospettive di nuove opportunità di attività commerciali e di posti di lavoro”.

MEDICI.  “Le risorse per gli incentivi ai medici delle aree di emergenza e nelle zone disagiate non vanno toccate.La norma relativa è troppo importante per questo settore nevralgico della sanità che rischia di crollare con conseguenze nefaste per tutta la cittadinanza. Non possiamo permetterci di fare fuggire i medici verso il privato senza fare nulla, o facendo molto meno di quello che si dovrebbe e potrebbe fare. Avevamo previsto uno stanziamento pari a 20 milioni di euro a inizio finanziaria, adesso ne ritrovo la metà nonostante siano saltate ben 10 norme dall'impianto originario. Se i soldi non bastano il governo peschi nelle riserve che sta destinando per alcune norme da campagna elettorale dei suoi deputati, la salute dei siciliani è molto più importante di un pugno di voti alle Europee”.
Lo afferma il capogruppo M5S all'Ars Antonio De Luca, componente della commissione Salute e coordinatore della sottocommissione sui pronto soccorso di palazzo dei Normanni, in vista della ripresa dei lavori sulla Finanziaria. “Il lavoro fatto con la sottocommissione – dice Antonio De Luca - ci ha fatto toccare con mano le enormi carenze nelle aree di emergenza. È per questo che come M5S ci siamo spesi in una lunga trattativa in commissione salute dove al termine di un lungo dibattito abbiamo approvato una norma che è un mix tra quanto da proposto da noi e dal governo e che adesso potrebbe vedere dimezzata la provvista economica inizialmente accordata”. “Oggettivamente – conclude Antonio De Luca - tutto questo non è accettabile e Schifani deve imporre un rimedio. Nessuna riduzione è stata imposta ad alcune norme capestro come quella che stanzia 50 milioni di euro che non potranno essere spesi per via del probabile contrasto con la normativa europea degli incentivi per le nuove assunzioni. L'incentivo per i medici dei pronto soccorso e delle aree disagiate dovrebbe essere in verità il punto di partenza di una serie di interventi che garantiscano all'intera categoria dei sanitari e parasanitari del settore pubblico situazioni economiche e lavorative migliori e quindi non va depotenziato assolutamente”.