Ieri Custonaci è scesa in piazza per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo, il ragazzino rapito e ucciso dalla mafia e poi sciolto nell'acido. Per un periodo, infatti, Di Matteo fu tenuto sotto sequestro anche a Purgatorio, tra Custonaci e San Vito Lo Capo, in un "bunker" realizzato per l'occasione dall'allora giovane capomafia Matteo Messina Denaro.
La manifestazione è stata organizzata insieme ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Lombardo Radice-Enrico Fermi" Di fronte alle autorità civili e militari, al Prefetto, al parroco ed al Vescovo, i ragazzi hanno lanciato un messaggio di speranza per un futuro diverso e migliore da costruire insieme. Ha preso parte anche l'istituto "Dino Grammatico".
Quasi in contemporanea un corteo simile si è tenuto nel vicino Comune di San Vito Lo Capo.
Giuseppe venne rapito il pomeriggio del 23 novembre 1993, quando aveva quasi 13 anni, in un maneggio di Piana degli albanesi e ucciso nel gennaio del ’96, dopo 779 giorni di prigionia. Il bambino venne torturato, strangolato ed infine sciolto nell’acido dagli uomini di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato