Occhi puntati sulle europee del 9 giugno 2024.
La segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, pare sia già in campagna elettorale ma ci sono problemi all’interno del partito, la sua candidatura non è ben vista da alcuni esponenti dem. L’aria è pensate, in molti non riescono a capire la linea politica della segretaria, da quella parlamentare alla prossima campagna elettorale. Ma Elly c’è ed è pronta ad affrontare la battaglia elettorale che passa pure dalle regionali alle amministrative, sa che sarà un test per lei e che il PD, come sempre ha abituato elettori e tesserati, è pronto al cambio di segretaria, sbagliando. Come se le competizioni fossero un test di capacità avulso da quello che è il contesto sociale ed economico, insieme a una serie di circostanze che pesano indipendentemente dalla gestione partitica.
Fratelli d’Italia risponde con la presenza in lista di Giorgia Meloni, un traino per tutte le circoscrizioni, sono pronti a prendere consenso fino ad arrivare a percentuali sopra il 23%.
Scelta quella della Meloni che metterebbe in crisi i suoi alleati, da Forza Italia alla Lega di Matteo Salvini.
La Lega in Sicilia si è confederata con l’MPA di Raffaele Lombardo, si profila già un duello tutto catanese tra Luca Sammartino e lo stesso Lombardo. In verità pare che Lombardo abbia già scelto di appoggiare l’uscente parlamentare Annalisa Tardino, Sammartino invece sosterrà Mimmo Turano. Una competizione difficile ma che porta un punto di vantaggio a Turano soprattutto in provincia di Trapani, dove è ben radicato e difficilmente lascerà spazio ad altri competitors.
La Tardino a breve dovrebbe lasciare la guida del Carroccio in Sicilia, dedicandosi così interamente alla campagna elettorale, i nomi di chi la dovrebbe sostituire sono tanti, da Nino Germanà a Anastasio Carrà ma la più accreditata è Marianna Caronia.
Pronti alla corsa per Forza Italia ci sono già Edy Tamajo e Marco Falcone, potrebbe ritornare a Bruxelles anche Caterina Chinnici. I due assessori coprono l’intero territorio siciliano, Tamajo la parte occidentale e Falcone quella orientale, sono entrambi degli incassatori di preferenze.
Il partito che fatica più di tutti a trovare la quadra è la Dc di Totò Cuffaro, forte sui territori siciliani ma trovare il 4% dello sbarramento in tutta Italia è cosa difficile.
Sta lavorando alle liste il Movimento Cinque Stelle, difficile ancora individuare i candidati, la discussione è aperta a Roma come a Palermo.
Cerca intesa Cateno De Luca, i voti ci sono ma sarà necessario andare oltre lo sbarramento e Sud chiama Nord non è così forte nel resto del Paese. Le alleanze che metterà in campo sono imprevedibili come del resto lo è Scateno nazionale.