La maggioranza di centrodestra, in commissione Ambiente e territorio dell’Assemblea regionale siciliana, dà il via libera al disegno di legge in materia di edilizia e urbanistica. Il testo contiene anche una proposta di sanatoria per le case abusive vicine al mare (entro i 150 metri dalla battigia) costruite in Sicilia prima del 1985. I gruppi di opposizione Pd, M5S e Sud chiama Nord si oppongono al disegno di legge.
«Dalla politica siciliana, guidata dal presidente Renato Schifani, ancora un vergognoso tentativo di sanatoria edilizia: un ddl che di fatto stravolgerebbe la legge urbanistica regionale del 2020. Norme che fanno carta straccia dell’indirizzo europeo che punta all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e che pagheranno a caro prezzo le future generazioni. E comunque, è evidente che diverso articoli del ddl sono a rischio impugnativa, primi fra tutti quelli relativi alla sanatoria edilizia, ennesimo specchietto per le allodole da parte di chi è alla ricerca di consenso politico. Da parte di chi rivolge l’ennesima offesa ai cittadini siciliani» – afferma Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia.
"Provvedimento dopo provvedimento: mega inceneritori, rigassificatori, ponte sullo Stretto, impianti eolici e fotovoltaici ovunque e comunque, norma dopo norma, il governo Schifani sta mostrando il suo volto - continua Janni - continuando a svendere la Sicilia per i propri interessi: prima piegandosi al governo nazionale guidato da Giorgia Meloni e consentendo di depredare l’Isola del Fondo per lo sviluppo e la coesione, e adesso tentando di fare un favore agli speculatori in vista delle elezioni europee. Una politica davvero miserabile e cieca, contro ogni possibilità di sviluppo e di futuro per la nostra Sicilia".